Arte fuori dal palco

La Fondazione Fendi porta la scienza al Festival di Spoleto

Fondazione Carla Fendi
Fondazione Carla Fendi © Kim Mariani

La Fondazione Carla Fendi si apre alla Scienza, organizzando e promuovendo una serie di eventi che testimoniano con forza questo nuovo interesse.

Come da tradizione, anche in questa edizione del Festival ci sarà il Premio Carla Fendi, organizzato dalla Fondazione Carla Fendi, nata per dare contributo e sostegno alla cultura; dopo la scomparsa della fondatrice e per sua volontà, oggi alla guida troviamo Maria Teresa Venturini Fendi, che ha iniziato un nuovo percorso focalizzandosi sulla scienza e sulla filantropia.

Dichiara la Presidente: ”Nella società attuale, con una forza centrifuga che riduce in pochi istanti ogni stabilità, l’obiettivo è quello di lavorare sul lungo periodo, sostenendo progetti e collaborazioni internazionali che verranno selezionati con l’avallo di esperti dei due campi”.
Main sponsor del Festival, la Fondazione si apre per la prima volta alla Scienza, organizzando e promuovendo una serie di eventi che testimoniano questo nuovo interesse.

Il mistero dell’origine. Miti, trasfigurazioni e scienza, e La scienza

Scienza come ricerca, intuizione, come arte: con questo spirito la Fondazione porta al Festival una mostra di carattere storico-scientifico, un progetto che si sviluppa su un percorso diverso e parallelo. Il primo luglio si è inaugurata la mostra Il mistero dell’origine. Miti, trasfigurazioni e scienza, due installazioni che intendono esplorare l’anelito dell’uomo la spiritualità e il sapere scientifico, un dualismo che da sempre affascina l’uomo (Armeria Lucrezia Borgia e Chiesa della Manna d’Oro, fino al 15 luglio – ingresso gratuito).
In questa installazione coinvolgente trovano posto reperti preziosi: antichi Scisti Orientali (II – IV sec. d.C), provenienti dalla regione del Gandhara insieme a marmi Classici Occidentali di epoca greco-romana. Un percorso storico artistico di quanto Occidente e Oriente, incontrandosi, hanno saputo creare e costruire attorno alla ricerca interiore dell’assoluto. Curatore dell’installazione sul tema del Mito è Quirino Conti.



Parallelamente, nella Chiesa della Manna d’Oro si parla di scienza con un progetto inedito, ideato su basi rigorosamente scientifiche, che esalta la spettacolarità dell’origine del cosmo: La scienza, installazione virtuale e immersiva a cura di Lucas-Federica Grigoletto, prodotta dalla Fondazione in stretta collaborazione con Infn (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e Cern (Centro Europeo di Ricerca Nucleare), che ci porta dal ai risultati della contemporaneità, un viaggio nel tempo e nello spazio assistiti dall’esperienza del INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).

Tributo a Stephen Hawking

Come tributo al celebre astrofisico Stephen Hawking, il 1 luglio è stato proiettato un video inedito prodotto dalla Fondazione Carla Fendi, A SENSE OF WONDER a cura del regista Gabriele Gianni.
Per l’occasione era presente un’ospite d’eccezione: Lucy Hawking, scrittrice di libri scientifici per bambini e filantropa racconterà in un’imperdibile testimonianza il suo rapporto con il padre e presenterà in anteprima il suo libro L’ultimo viaggio nell’Universo, nuovo volume di una saga scientifica pensata per i più giovani.

Il Premio Carla Fendi a tre fisici

Domenica 15 luglio alle 12, in chiusura del Festival, l’ultimo appuntamento della Fondazione: al Teatro Caio Melisso/Spazio Carla Fendi sarà conferito il Premio Carla Fendi, giunto alla sua settima edizione.
Per incoraggiare la divulgazione del pensiero scientifico, infatti, l’ente ha deciso di assegnato il tradizionale premio a tre illustri fisici, importanti personalità della ricerca astrofisica: Peter Higgs e François Englert, Premi Nobel per la Fisica nel 2013 per la teorizzazione del bosone di Higgs, e Fabiola Gianotti, fisico delle particelle, Direttore del CERN, Centro Europeo di Ricerca Nucleare di Ginevra. Il premio consiste in un contributo complessivo di 90 mila euro da devolvere a scopi didattici.