Arte fuori dal palco

L'era del granchio

L'era del granchio

Camilla Migliori ritorna a pubblicare scritti teatrali: monologhi e dialoghi su temi contemporanei. Tra il sorriso e l'amarezza tra le pagine si alternano le voci del disagio e dei contrasti, a volte comici a volte drammatici, pezzi di esistenze che non coincidono, conti di vita che non tornano, brandelli di storie quotidiane che sembrano fantascienza e che invece sono la nostra realtà.

Camilla Migliori ritorna a pubblicare scritti teatrali: monologhi e dialoghi su temi contemporanei. Tra il sorriso e l’amarezza tra le pagine si alternano le voci del disagio e dei contrasti, a volte comici a volte drammatici, pezzi di esistenze che non coincidono, conti di vita che non tornano, brandelli di storie quotidiane che sembrano fantascienza e che invece sono le nostre giornate impossibili.
 

E allora via con la galleria dei personaggi: l’insegnante precario, la coppia annoiata che vorrebbe “scoppiare”, il duetto madre snaturata - figlia adottata, finanche alla compagnia teatrale off off off. Tra riflessioni argute sulla società contemporanea, denuncia di assenza di significati, dialoghi spalmati qua e là nelle vite quotidiane dei personaggi, il testo “L’era del granchio” interroga il lettore sull’assurdità del mondo in cui viviamo.
 

La scrittura non è di una giovanissima autrice e si sente nella mancanza di freschezza dei brani, che già risentono di uno sguardo ricco di esperienza da parte di una scrittrice che è già lontana dagli anni dello stupore e della poesia… ammesso che ancora questo mondo permetta uno sguardo pieno di stupore e un accenno di poesia! In questa nostra realtà così banale, veicolata da categorie televisive e dalla ricerca di evasione a tutti i costi, l’esperta scrittrice Migliori coglie e rivela con gusto teatrale aspro, ma senza mai abbandonare il sorriso, le nostre stupide identità di evanescenti abitanti degli anni 2000.
 

Camilla Migliori   L’era del granchio   Lepisma Edizioni 2014

pagg. 219 Euro 16,00