Arte fuori dal palco

Un mondo di cronisti, inquisitori, castrati, sante.

Un mondo di cronisti, inquisitori, castrati, sante.

Testi teatrali ambientati nel passato, ricchi di personaggi e storie che hanno al centro i valori del sacro, dell’identità, dei rapporti di potere, degli uomini e delle loro sorti. Vite di stenti, peccati, preghiere, fatica, privilegi, pensieri. Vite che si intrecciano, relazioni che si instaurano, incontri, dialoghi, destini. I testi hanno in comune l’ambientazione nel passato, e lo scontro tra potenti e umili ma si evince soprattutto l’attenzione della scrittrice per gli individui, uno ad uno, rappresentanti più di sé stessi che della loro classe sociale.
 

I dialoghi sono semplici e scorrevoli di una spontaneità quotidiana che se pur perde “preziosità” letteraria acquista “normalità” e “realismo” nell’azione scenica. In fondo nel 1600 le persone s’incontravano nella locanda, o presso l’inquisitore, come oggi s’incontrano in  trattoria o nell’ufficio del giudice. E parlavano di Dio o del re o della loro miseria, o dell’assoluzione e del peccato, come oggi parliamo di politica o di tasse o delle nostre speranze, con le nostre lamentele e le nostre aspettative.
 

Gli uomini e le donne, gli umili e i potenti, ora come allora sempre gli stessi vani e feroci individui come a dire che la natura umana non muta. Questo è il cuore dei brevi testi teatrali che Camilla Migliori propone al pubblico, testi piacevoli e scorrevoli alla lettura e adatti alla messa in scena nell’intenzione di ricostruire tempi ed atmosfere del passato per gli uomini di oggi. Gli stessi immutabili meschini esseri umani.
 

Un mondo di cronisti, inquisitori, castrati, sante
Camilla Migliori
Ediz. Alter Ego giugno 2013
Pagg. 151 Euro 10,00