Io e tu, la poesia al Napoli Teatro Festival:Classici e Moderni a Villa Pignatelli.
Il consueto doppio appuntamento di poesia a Villa Pignatelli nell'ambito della rassegna letteraria Io e tu del NTF si configura all'insegna del confronto tra idee e concezioni diverse. Nella Jam Session Giovanna Marmo e Luigi Trucillo mettono in rapporto il dualismo maschio-femmina nella visione delle cose; in Millennium poetry. Viaggio sentimentale Valerio Magrelli diventa nella sua visione punto di raccordo sotterraneo tra passato e presente.
La jam session
La serata si è aperta con una vivida carrellata di poesie di Giovanna Marmo e Luigi Trucillo. L'alternanza delle poesie molto legate, sia per analogia che per opposizione, alla realtà contemporanea, ed interpretate dai due poeti ha messo in risalto la loro differente visione d'insieme, poi sfociata in due diverse concezioni della realtà. Dalle poesie di Giovanna Marmo emerge la percezione di un mondo in dissoluzione sia fisica che a tratti morale, dai cui frammenti prende vita una "lirica materiale"; in quelle di Luigi Trucillo si manifesta una certa nostalgia per un mondo fatto di sentimenti che pare venire a mancare. I due poeti insomma, in linea con lo spirito della rassegna Io e tu, hanno incarnato i punti di vista nell'analisi della realtà, e con le loro quasi opposizioni è sembrato di assistere anche a un dialogo poetico in cui si univa in una sola voce raccordando le due diverse, eppure simili, percezioni del reale.
Il "viaggio sentimentale" di Magrelli
Nell'intervento Millennium poetry. Viaggio sentimentale Valerio Magrelli ha poi tracciato un percorso poetico in cui sono stati messi a confronto una rosa di trentanove poeti legati dal tema dello sperimentalismo linguistico. In questo senso, sono stati scelti, oltre che italiani, anche poeti stranieri che hanno però prediletto la lingua italiana. In questa sorta di crestomazia Magrelli ha infatti spiegato come uno dei fili sotterranei che legano i poeti prescelti sia proprio il loro legame, attraverso la lingua, con la realtà. Tra i poeti rapidamente citati da Magrelli, e caratterizzati dallo sperimentalismo linguistico, troviamo Dante Alighieri, Pontano, Poliziano, Michele Sovente, Paolo Fabri, Carlo Porta e Giuseppe Gioacchino Belli. Per quanto riguarda i poeti stranieri che hanno scritto in italiano vi sono stati poi Montaigne, Byron e Milton il quale nei Sonetti italiani tributa la solennità e la dolcezza della lingua italiana quando, riferendosi allo stilnovismo, la definisce lingua «di cui si vanta Amore». La serata si è conclusa con la lettura di alcune poesie dello stesso Magrelli in cui è emersa la filiazione del suo stile rispetto alla tradizione.
Moderni e i Contemporanei
Rispetto all'atavica questione tra Classici e Moderni, al giorno d'oggi è opportuno rettificare il tiro e inquadrare il rapporto tra i Moderni poeti ed i Contemporanei. Ancora si cerca di tagliare il cordone ombelicale con la tradizione, eppure l'istituzione di un modello nuovo nasce proprio, come sostiene Franco Ferrucci, dalla riappropriazione dell'eredità classica ripercorsa in linea obliqua, ovvero non seguita pedissequamente. L'incontro con i poeti Marmo, Trucillo e Magrelli si è configurato così come un tentativo di uno "sguardo obliquo", in cui si è istituito un rapporto a tratti di discontinuità e continuità con la tradizione poetica italiana.