Danza

Resistere e Creare, otto anni di Danza a Genova

Resistere e Creare
Resistere e Creare

Torna la rassegna internazionale di danza contemporanea organizzata dalla fondazione Luzzati - Teatro della Tosse. E comincia con la prima nazionale di Ombres Portèes.

La Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse organizza l’ottava edizione di Resistere e Creare, rassegna internazionale di Danza a Genova con la direzione artistica di Linda Kapetanea e Jozef Frucek, insieme a  Marina Petrillo. Si comincia venerdì 25 marzo con la prima nazionale di Ombres Portèes, regia e coreografia di Raphaëlle Boitel.

“Proseguiamo la riflessione  su ciò che accade oggi nelle nostre società, sull’atto creativo e soprattutto sul corpo – affermano gli organizzatori – La ricerca nel campo del linguaggio fisico è sempre stata centrale nelle nostre linee di lavoro. La ricerca stilistica, la capacità di contaminare i generi pur restando fedele all’ambito della danza, la profonda matrice sociale dei lavori scelti, hanno tracciato le fondamenta da cui ripartire per il triennio 22-24”.

Un nuovo triennio che si apre all’insegna di una nuova direzione artistica internazionale che vedrà impegnati, insieme a Marina Petrillo, Linda Kapetanea e Jozef Frucek , fondatori della compagnia greca di danza RootlessRoot. Entrambi docenti in numerose accademie di danza in Europa, conducono in tutto il mondo seminari di Fighting Monkey, la pratica di loro creazione che coniuga movimento, apprendimento, comunicazione, creatività, improvvisazione.

La danza deve ritrovare il suo pubblico

“Siamo convinti che la danza abbia bisogno di ritrovare un pubblico, o di crearne di nuovi - afferma Petrillo - che abbia bisogno di uscire da una nicchia che la avvicina sempre più ad una forma museale di arte contemporanea. Il corpo rimane per noi un tramite del racconto, un veicolo che costituisce il senso dello stare in scena”.

La programmazione continuerà la linea della multidisciplinarietà e coniugherà artisti internazionali ed italiani mettendo a confronto poetiche e ricerca, favorendo processi di contaminazione e contagio. Il calendario 2022 abbraccerà l’intero anno con residenze, seminari e attività formative. 

Per quanto riguarda gli spettacoli si comincia il 25 e 26 marzo al teatro di Sant’Agostino con la prima nazionale di Ombres Porteès: regia e coreografia Raphaëlle Boitel, musica originale Arthur Bison. Danzatori Alain Anglaret, Tia Balacey, Alba Faivre, Nicolas Lourdelle, Mohamed Rarhib, Vassiliki Rossillion. Teatro, circo, danza, musica e cinema si mescolano in uno spettacolo fisico e coreografico adatto a tutte le età, diretto dalla regista e coreografa Raphaëlle Boitel; collaboratrice per molti anni di James Thierrée.

“Una famiglia, un segreto, destini che cambiano – dicono le note di regia - Una partitura fisica e  coreografica, che ci immerge nel cuore del non detto e delle sue ripercussioni nelle nostre relazioni e nella nostra psiche".  A seguire, il 2 aprile, sempre a Sant’Agostino arriva White Out, i conquistatori dell’inutile: creazione, direzione e coreografia di Piergiorgio Milano.

Uno spettacolo al mese fino a dicembre

White out è uno spettacolo che fonde in maniera totale danza contemporanea, circo di creazione e alpinismo, con un forte carattere cinematografico e teatrale. Il 14 e 15 maggio al Teatro del Ponente (Genova Voltri) arriva la prima nazionale di Dancing Bruno: coreografia e regia di Lara Guidetti.

“Una compagine di artisti, disoccupati da tempo immemore, raccolti in un dancing surreale, in assenza di un’orchestra, sta aspettando Bruno, il fisarmonicista. Il pubblico arriva e qualcuno apre le danze: si salta sulla linea del tempo, si vortica tra le culture, le storie e le lingue, si incontra gente strana, si annusa l’umanità dell’altro”.

A seguire nel resto dell’anno Hamlet Puppet, a settembre; Mazùt, ad ottobre; Stones and Bones, in prima nazionale; Kalakuta Republik a fine anno.