Dal 25 ottobre al 5 novembre torna a Bologna la 15°edizione del “Gender Bender Festival”. Più di 100 appuntamenti in 12 giorni su 20 diverse location.
Dodici giorni di danza, performance, cinema, teatro, mostre, arti visive, incontri e convegni, concerti e live set di musicisti e dj, party per celebrare la 15°edizione del Gender Bender Festival, in scena a Bologna dal 25 ottobre al 5 novembre.
La manifestazione internazionale e interdisciplinare è ideata e diretta da Daniele Del Pozzo e prodotta dal centro LGBT bolognese Cassero. Gender Bender è uno sguardo approfondito sulle differenze di genere, sull’identità, sul corpo e sull’orientamento sessuale nei diversi ambiti culturali, dal cinema al teatro, alla danza, ma soprattutto è un Festival che si confronta e dialoga con il presente e pone al centro della sua riflessione il corpo come sede dei cambiamenti.
Il Festival rappresenta una delle vetrine internazionali più interessanti nell’ambito della produzione artistica e culturale.
Lotta Libera!
Lotta Libera! è il motto che accompagna l’edizione 2017 del festival, un’espressione che evoca il confronto tra corpi dell’omonima pratica sportiva, ma anche un movimento di liberazione: la lotta di cui si parla è una “Lotta Libera”, libera da preconcetti, dalle catene della storia e della società.
Spiega il direttore del Festival Daniele Del Pozzo:
“Tra questi due poli apparentemente inconciliabili, Gender Bender costruisce quello spazio ideale di libertà – ancora necessario e mai scontato – in cui far scontrare in maniera feconda visioni e linguaggi potenzialmente conflittuali. È quella stessa libertà che accomuna molta della ricerca degli artisti e delle artiste presenti quest’anno; un termine che si declina nei loro lavori come un reale esercizio di autodeterminazione e di assunzione di responsabilità”.
Le tematiche: corpo e identità
“Corpo” e “identità” sono i temi attorno a cui ruotano le dinamiche del festival e le ricerche degli artisti coinvolti nella manifestazione; due concetti inscindibili e allo stesso tempo inconciliabili, che superano la sfera intima e individuale per diventare soggetti politici, strumenti di potere, spazi di libertà, gabbie sociali o campi da esplorare.Le sezioni del festival
Gli oltre cento eventi in programma sono suddivisi in sei sezioni: danza, cinema, arti visive, musica, incontri e workshop. Per la sezione danza da segnalare R.OSA di Silvia Gribaudi, la prima nazionale di ”WoMAN“> del coreografo Andreas Constantinou e ”SLAP AND TICKLE” dell’irriverente performer Liz Agiss.Per la sezione cinema: A quiet passion, Emily Dickinson raccontata dal registra Terence Davies e interpretata da Cinthya Nixon, la Miranda Hobbes di Sex and the City; England is mine il biopic non autorizzato su Morrisey, futuro leader dei The Smiths, diretto da Mark Gill.
Per le arti visive: Centrum Naturae, la performance di Giovanni Gaggia e Mona Lisa Tina, in anteprima al Gender Bender. Tra gli incontri, spicca invece la lectio magistralis di Selene Zorzi, teologa ed ex monaca benedettina autrice di Al di là del genio femminile.
Prosegue inoltre la collaborazione con Indie Pride, associazione che unisce musicisti e operatori del mondo musicale indipendente contro omofobia, bullismo e sessismo, con una line-up all'insegna del rock. Gender Bender è inoltre 'project leader' del progetto europeo Performing Gender-Dance makes difference.