Oggi la parola teatro viene dai più associata al luogo fisico in cui si svolgono le rappresentazioni, e questo luogo fisico ha delle caratteristiche che sono entrate nell'immaginario collettivo. Una platea, un palco, delle quinte, un sipario, ecc. Ma non è sempre stato così, anzi, i teatri hanno assunto la forma che conosciamo da poco più di un secolo e nella storia hanno subito una continua evoluzione. Il teatro non ha bisogno di mura, non deve necessariamente essere uno spazio chiuso. Le prime rappresentazioni nella Grecia antica avevano luogo in spazi fuori dalle città, venivano sfruttati declivi naturali per ospitare il pubblico, anfiteatri offerti dalla natura e non costruiti dall'uomo. Nel ventesimo secolo molti artisti hanno sentito il bisogno di riportare il teatro fuori dal teatro, in una dimensione più naturale, eliminando gli ostacoli che elementi rigidi come il boccascena o il palco ponevano tra lo spettatore e gli interpreti. Tra questi artisti in Italia senza dubbio un grande contributo lo ha dato Tonino Conte con i suoi spettacoli in luoghi insoliti come fortezze, borghi medioevali, borghi e giardini. Teatro e natura… spettacolo e ambiente: è dunque un po’ invenzione, un po’ ritorno alle origini.