"…Quando mettemmo su la compagnia dei Fools non fu per una scelta estemporanea, ma fu perché, un po' per caso un po' per destino, ci ritrovavamo a lavorare sempre insieme. Fu perchè a tutti piaceva come lavoravamo insieme, fu perché venivamo quasi tutti da una realtà di gruppo come l'Accademia, fu perché eravamo nauseati dall'idea dell'attore mercenario, che presta il suo mestiere a progetti di cui non condivide contenuti e risultato, fu perché volevamo tutelare il nostro percorso di studio, ricerca e formazione, fu perché volevamo creare un luogo dove l'artigianato teatrale, onesto e faticoso, fosse il mezzo per costruire storie e spettacoli, e pazienza se non girano tanti soldi, fu perché in scena volevamo continuare a giocare, fu perchè avevamo molte cose da dire e tutt'ora le abbiamo. Così fu, ed oggi è…"