Una Sicilia tra fascino, misticismo e cruda realtà. La danza viscerale di Roberto Zappalà ritrae l’ambivalenza della processione di Sant’Agata a Catania, tra sacro e profano, spiritualità e illegalità. La delicata chitarra di Carmen Consoli in video ripropone in chiave rock il celebre canto delle monache Clarisse, la musica dal vivo dei Lautari, l’evocativo fondale di 1600 reggiseni cuciti e appesi insieme e sette uomini che portano “in trionfo” il corpo della Santa, fanno da controcanto al paradosso del messaggio insito nel titolo. Una riflessione laica sui fondamentalismi ma anche uno spettacolo pop.
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Coreografo:
Roberto Zappalà
Musicista:
Puccio Castrogiovanni/Lautari
Produzione:
Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza, Teatro Stabile di Catania
Protagonista:
Artisti vari
Durata:
75 minuti
Numera atti:
1
Anno di produzione:
2019