Uno spettacolo che presenta i pezzi più amati, con i quali i nostri cinque musicisti, un po' suonati, ma straordinari, hanno fatto ridere tutti i teatri d'Italia. Allo spegnersi delle luci il reale si fa surreale, l'impossibile diventa possibile, il possibile improbabile, in uno spettacolo che, grazie alla musica, viaggia anche al di là di essa, in una dimensione nuova, inesplorata, dove la musica stessa si dilata: si ascolta come fosse un concerto e si guarda come fosse un varietà. Durante il viaggio si incontrano tanti maestri, da Buscaglione a Carosone ed Arigliano (e ci sorprenderemo nel trovarli quanto mai simili a Mozart e Rossini), si scoprono con piacere i suoni della danza, ma soprattutto si vive l'incanto di ritrovare il proprio fanciullo perduto. Ancora una volta uno spettacolo fuori dai canoni convenzionali, oltre le righe, anzi...senza righe, nel quale la sola certezza è che cinque impeccabili suonatori riusciranno ad assurgere ad esilaranti suonattori.
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