Il mito di Faust rivisitato, attraverso un “viaggio transdisciplinare”, da un’opera da camera contemporanea affidata alla voce di una cantante di colore cresciuta alla scuola di Bob Wilson. Il sogno di felicità del protagonista di Goethe, ora condannato alla ricerca della propria voce.
Organizzato in tredici scene – nel corso delle quali si aprono, uno dopo l’altro, i cassetti della memoria (l’infanzia, l’amore, il solipsismo, il potere, il denaro, ecc.) e delle illusioni di potervi trovare finalmente la felicità – lo spettacolo ha come protagonista la cantante statunitense Helga Davis (già nota al pubblico genovese per essere stata, sempre per la regia di Liberovici, l’interprete di Operetta in nero) e per la sua collaborazione con Philipp Glass e con il regista Robert Wilson, che qui presta la propria voce all’ombra di Faust.
Il Faust, come Goethe stesso l’ha definito, è un opera “incommensurabile”, al centro della quale c’è l’uomo. Faust appunto.
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Regia:
Andrea Liberovici
Autore:
Andrea Liberovici