Con Turba, presentato a Ferrara in prima nazionale, Maguy Marin prosegue la sua personale riflessione intorno al significato del gesto "nascosto", in questo caso rintracciato tra i ritmi indistinguibili di una moltitudine, nella confusione, nel tumulto, per scoprire, tra somiglianze e differenze, la specificità delle parti che compongono l'insieme. Il De rerum natura guida questo percorso ricordando come la natura non sia una somma infinita di elementi che si aggiungono gli uni agli altri, ma piuttosto una potenza in cui le cose esistono una ad una: affermazione della molteplicità e del diverso come sorgente di gioia.