"Il Padre è una tragedia. Strindberg la scrive nel 1887 ed è il tentativo di comporre un'opera naturalistica, cioè che scavi nella natura umana, osservando una banale vicenda familiare attraverso lo specchio deformante del mito di Ercole e Onfale e dello scambio di vestiti che, nel mito, fecero tra loro. Questo significa lo scambio dei ruoli nella società della fine dell'Ottocento che segna la caduta del ruolo (e quindi del senso) della figura paterna. Strindberg scrive una Tragedia Classica che, come ogni tragedia, racconta, ripeto, una caduta fatale. Qui, è il precipitare della potenza dell'uomo e la crudele sopraffazione da parte della donna". Gabriele Lavia