Lo spettacolo racconta la storia di due coppie che in seguito a una pandemia causata da un virus che trasforma gli esseri umani in tacchini, si ritrovano nell’androne di un palazzo assaliti da domande e paure. Il loro scontro diventa un esorcismo – catartico e liberatorio – che ci aiuta a metabolizzare il nostro presente con ironia, lucidità e un pizzico di grottesco surrealismo, utilizzando un linguaggio tragicomico, con dialoghi affilati e serrati.
“Un testo di impeccabile precisione: voglia di socializzare e tensioni crescenti, conflittualità ideologiche e problemi economici, disaccordi di coppia e confuse inquietudini, un insieme di elementi che, detti così, evocano tante commedie, quando un gruppo di persone si trovano a condividere uno spazio, un tempo, e cominciano a fare scintille, reazioni a catena che, sia pure al confine con il dramma, sono motivo di frizzante, intelligente, comicità”.Valeria Ottolenghi
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testo e regia Emanuele Aldrovandi con Giusto Cucchiarini, Eleonora Giovanardi, Luca Mammoli, Silvia Valsesia, Riccardo Vicardi con la partecipazione vocale di Elio De Capitani scene Francesco Fassone luci Luca Serafini costumi Costanza Maramotti maschera Alessandra Faienza consulenza sonora GUP Alcaro musiche Riccardo Tesorini aiuto regia Giorgio Franchi produzione Associazione Teatrale Autori Vivi, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale in collaborazione con La Corte Ospitale Centro di Residenza Emilia-Romagna
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Produzione
Teatro Stabile di Torino, Associazione Teatrale Autori Vivi