Produzione dedicata alla memoria di Renata Tebaldi nel centenario della nascita
Al Teatro Regio di Torino, il 1 febbraio 1893, otto giorni prima del debutto di Falstaff alla Scala, Puccini raggiungeva il suo primo successo con Manon Lescaut. L’anno dopo trionfò anche al Covent Garden di Londra e, recensendola, George Bernard Shaw scrisse: «Puccini mi sembra che, più di qualsiasi altro suo rivale, sia il più probabile erede di Verdi». Giudizio profetico, perché Puccini, da Manon in poi, sarà appunto il compositore più rappresentativo dell’opera italiana, ed europea, dopo Verdi.
Questa Manon, per la regia di Davide Livermore, parlerà soprattutto al pubblico di oggi, come se fosse un film, spingendoci a pensare e a riflettere sulla contemporaneità: qui Manon infatti, è un’emarginata, una migrante che non ce l’ha fatta.
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Direttore d'orchestra:
Donato Renzetti
Regia:
Davide Livermore
Scenografo:
Giò Forma, Davide Livermore
Autore:
Giacomo Puccini
Orchestra:
Orchestra del Teatro Carlo Felice
Produzione:
Fondazione Teatro Carlo Felice Genova, Teatro San Carlo Napoli, Teatro Liceu Barcellona, Palau de les Arts Reina Sofía Valencia
Solista:
Maria Josè Siri, Monica Zanettin, Marcelo Álvarez, Riccardo Massi, Francesco Pio Galasso, Massimo Cavalletti, Enrico Marabelli
Durata:
170 minuti
Numera atti:
3
Anno di produzione:
2022