Il barone rampante, ispirato al romanzo di Italo Calvino, unisce danza, teatro e acrobazia in una formula che fonde sicurezza aerea, poesia e grazia. Costruito come il seguito di "Fenêtres", il protagonista non è più solo. Con lui c'è qualcuno che è un se stesso più vecchio ma anche più giovane. Le domande si moltiplicano. Come è possibile che riesca a vedere il suo passato dall'esterno? È un'ombra di se stesso, un alter ego immaginario o è solo il frutto di un sogno o magari di un incubo? L'altro esiste davvero? E l'Altro con la A maiuscola? Il doppio genera il dubbio, instilla semi di angoscia e amplifica la curiosità