Federico Tiezzi affronta quello che è stato definito il più grande testo sulla passione erotica che il teatro abbia mai prodotto. La tragedia di Racine, ispirata a Euripide e Seneca, narra la passione impossibile di Fedra per il figliastro Ippolito. Colpa e inevitabile punizione in una messinscena incentrata sull’analisi dei personaggi e modellata quale una vera e propria seduta psicanalitica.
Fedra
di Jean Racine
traduzione Giovanni Raboni
regia Federico Tiezzi
con Martino D’Amico, Valentina Elia, Elena Ghiaurov, Alberto Boubakar Malanchino, Marina Occhionero, Bruna Rossi, Massimo Verdastro
scena Franco Raggi, Gregorio Zurla e Federico Tiezzi
costumi Giovanna Buzzi
luci Gianni Pollini
canto Francesca Della Monica
movimenti coreografici Cristiana Morganti
regista assistente Giovanni Scandella
costumista assistente Lisa Rufini
scenografa assistente Erika Baffico
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale, Compagnia Lombardi-Tiezzi
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