Una giovinezza enormemente giovane è uno spettacolo singolare, costruito attorno a un monologo presago, quasi divinatorio che da un lato fa omaggio al pensiero di Pier Paolo Pasolini attraverso l’evocazione della sua opera letteraria e poetica, e dall’altro sancisce la capacità profetica dello scrittore, sul piano sociale e politico.
Il progetto si sviluppa attorno all’idea – condivisa dall’autore Gianni Borgna e dal regista Antonio Calenda – di riflettere, attraverso le parole di Pasolini, sul mondo attuale. Ne nasce una messninscena rievocativa ma anche profondamente evocativa della sua capacità di “vedere politicamente” la società ed i suoi mutamenti.
Un “vedere politicamente” di cui l’autore del monologo Gianni Borgna, è testimone culturale. Egli infatti – da segretario della FIGC romana – ebbe modo di essere molto vicino a Pasolini. Successivamente Borgna si è dedicato con attenzione allo studio della figura e del pensiero pasoliniano, di cui è profondamente competente (basti ri
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