L’opera di Pirandello che più si occupa dell’Io e del il suo rapporto con gli altri è senz’altro “Uno, nessuno e centomila” che segue la ricerca dell’identità personale di un uomo, Vitangelo Moscarda, dalla prima consapevolezza fino alla conclusione provvisoria.
Nel romanzo il protagonista narra le vicende del “male” esistenziale della propria passata storia terrena e del “rimedio” messo in atto per trasfigurarla. Distruggere i centomila estranei che abitano in ognuno, le centomila opinioni che gli altri hanno di lui diventa per Moscarda una missione, un’ossessione che sgretola la realtà nell’infinito vortice del relativismo.
Il protagonista racconta la frantumazione della propria identità a partire da una banale osservazione sul suo naso compiuta dalla moglie e dalla conseguente apparizione, nello specchio, di un Moscarda dal naso storto, un doppio inquietante perché finora sconosciuto alla sua coscienza.
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