Kriszta Székely, tra i nuovi talenti della scena europea, dirige il suo primo spettacolo in Italia, prodotto dal Teatro Stabile di Torino: Zio Vanja di Anton Čechov. Poco più che trentenne, ungherese, Székely è un’artista particolarmente attenta alle tematiche della memoria storica, dell’inclusione e del conflitto di genere. Questa nuova ed importante edizione del grande dramma cechoviano è interpretata da un cast di artisti di rilievo, tra i quali Paolo Pierobon, Ivano Marescotti, Ariella Reggio, Beatrice Vecchione, Franco Ravera.
Zio Vanja è il dramma per eccellenza delle occasioni mancate, delle aspirazioni deluse. Popolato da personaggi che parlano molto e agiscono ben poco per sfuggire a una condizione di cui sono insoddisfatti, falliscono miseramente; il dramma è uno specchio in cui possiamo vedere riflessa la nostra incapacità di essere felici. Lo stile di Čechov, tragicomico nella sua descrizione della quotidianità, restituisce con fascino irripetibile e struggente le complesse sfaccettature dell’esistenza umana, influenzando tutti i motivi successivi della drammaturgia occidentale. Un potente monito che parla ancora oggi alla nostra coscienza di uomini.
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Produzione:
Teatro Stabile di Torino
Regia:
Kriszta Zekély
Autore:
AntonČechov
Protagonista:
Paolo Pierobon, Ivano Marescotti, Ariella Reggio
Durata:
140 minuti
Numera atti:
2
Anno di produzione:
2019