Il Teatro Donizetti attualmente è chiuso per ristrutturazione.
Il Teatro Donizetti di Bergamo ha una storia complessa. Nasce nel XVIII secolo, assumendo inizialmente il nome del suo costruttore, Bortolo Riccardi, produttore e commerciante di seta.
Nel 1897, anno centenario della nascita di Gaetano Donizetti (1797-1897), il teatro venne intitolato all’illustre musicista. Nell’occasione si organizzarono grandi festeggiamenti e presero il via importanti lavori di rinnovamento dell’edificio, che fu dotato di una nuova facciata, opera dell’architetto Pietro Via.
Ai cinque finestroni centrali del prospetto furono incisi titoli di opere di Donizetti: Lucia, Favorita, Don Sebastiano, Don Pasquale, Linda. Fu rimaneggiato e abbellito anche l’interno. Un intervento di pregio fu effettuato sugli stucchi dorati, che impreziosiscono le pareti del foyer e che presentano, inseriti in bianche cornici, volti di fanciulle ornati da delicati rami.
Alla fine degli anni Trenta il teatro divenne proprietà del Comune di Bergamo. Il 1937 segnò l’avvio della manifestazione ͞Teatro delle Novità (1937-1973), un laboratorio sperimentale che valorizzò sotto ogni aspetto (musicale, scenografico, esecutivo) la produzione di nuove opere italiane. L’iniziativa, voluta e organizzata da Bindo Missiroli, con l’apporto di Franco Abbiati, Gianandrea Gavazzeni e Sandro Angelini, si è qualificata come una delle più significative proposte della vita culturale dell’Età Contemporanea.
Il Ridotto, oggi intitolato a Gianandrea Gavazzeni, è stato ampliato a seguito di un significativo progetto che ha modificato i contorni del fabbricato. Fra il 2007 e il 2008 sono stati infine effettuati lavori di varia innovazione nelle sale del secondo piano e interventi di restauro e illuminazione notturna della facciata, che hanno donato al teatro un nuovo aspetto suggestivo.