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LA GRANDE MAGIA

La Grande Magia: tra realtà e finzione, la commedia diventa tragica follia

La grande magia
La grande magia

La Grande Magia secondo noi è una delle opere più rappresentative della drammaturgia di Eduardo De Filippo: anche se si tratta di una pièce relativamente poco rappresentata.
Eduardo spesso scrive un testo e lo presenta come una commedia: all’inizio, in effetti, l’argomento è leggero, la recitazione brillante, i toni della voce sono allegri e le scenografie sono luminose. Arrivano le risate del pubblico a scena aperta, ad ogni battuta. 

Teatroit La Grande Magia Balasso Di Mauro Phflaviatartaglia Date Biglietti 04


Con il procedere della rappresentazione, però, l’atmosfera cambia lentamente. Si scopre che, in realtà, la psicologia dei personaggi è più complessa; che ci sono dei conflitti, tensioni emotive interne ed esterne. I protagonisti non sono liberi, ci sono condizionamenti di vario genere. In breve si finisce per capire che l’allegria e la leggerezza sono apparenti: si tratta solo di una maschera che ciascun essere umano applica alla realtà (più o meno volontariamente, più o meno inconsciamente) per renderla più tollerabile.

E’ esattamente ciò che accade in La Grande Magia, e questo allestimento con la regia di Gabriele Russo applica alla perfezione il meccanismo. Quando esci, da una parte hai il ricordo delle battute divertenti; dall’altra ti ritrovi a pensare amaramente alla fragilità dell’animo umano, costretto a rifugiarsi tra i fantasmi e le illusioni della fantasia per sopravvivere. 

Teatroit La Grande Magia Balasso Di Mauro Phflaviatartaglia Date Biglietti 01

Spettacolo impegnativo, per attori e spettatori

Uno spettacolo da affrontare con la giusta preparazione, sia per chi assiste sia per chi lo interpreta. Probabilmente proprio per questo motivo il regista Gabriele Russo ha deciso di aprire lo spettacolo con la voce dello stesso Eduardo, che in un’intervista racconta del debutto sfortunato nel 1948.

Il pubblico dell’epoca non capì lo spettacolo. Nel dopoguerra voleva solo divertirsi, non era disposto a cimentarsi con un dramma multilivello e multilettura: e invece si ritrovò con un testo complesso, comico solo all'apparenza, sospeso tra Kafka e Pirandello e poi Eduardizzato.

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La trama racconta di un uomo, vittima di un tradimento coniugale, che per non ammettere la realtà si presta alle manovre di un illusionista da quattro soldi: fino a credere che la moglie sia rinchiusa in un cofanetto da bigiotteria. Fino a cancellare lo scorrere del tempo e le relative ripercussioni sulla fisiologia umana: dalla necessità di alimentarsi ai segni dell’invecchiamento come i capelli bianchi. La realtà non esiste se non è percepita: e - viceversa - esiste solo quello che viene percepito.

Natalino Balasso allucinato, Michele di Mauro schiavo di sé stesso

Per gli attori non è facile mantenere la barra del timone. Calogero Di Spelta, il marito tradito che vive in un mondo di allucinazione, è un grande Natalino Balasso: a suo agio anche se non c’entra nulla con la napoletanità. Il truffatore-illusionista Otto Marvuglia è un altrettanto grande Michele Di Mauro: sospeso tra la vocazione dell’arte circense, le necessità del sopravvivere, e il senso di colpa. Tutti sono schiavi di qualcosa: il ruolo, il destino, i sogni e le aspettative destinati ad essere delusi. Perché anche in La Grande Magia il pessimismo eduardiano è totale.

Teatroit La Grande Magia Balasso Di Mauro Phflaviatartaglia Date Biglietti 05


Scopri l’aria che tira già alle prime battute: una delle scelte azzeccate del regista. I dialoghi sono da commedia, la recitazione è da dramma. Il tono della voce è sopra le righe; voci troppo acute, frasi troppo marcate e scandite nella dizione; risate degli attori tanto forzate da suonare come isteriche, artificiali, innaturali. 

Ci sono battute, ma l'atmosfera è pesante

Lo spettatore attento pensa subito che ci sia qualcosa che non va: le battute dovrebbero far ridere, ma l’atmosfera è pesante. Qualche esempio? C'è Amelia, una ragazza che non si concede all’amore, promettendo all’amato che si concederà appena maggiorenne. Ma il fidanzato non si vede, probabilmente è solo una fantasia: e lei è destinata a morire prima. C'è il padre della ragazza che diventa complice del truffatore per trovare i soldi con cui curare la figlia: ma non basterà, e il padre perde ogni scopo nella vita e quindi ogni voglia di vivere. 

Teatroit La Grande Magia Balasso Di Mauro Phflaviatartaglia Date Biglietti 09


C'è Zaira, la bellissima moglie di Otto, comprimaria negli spettacoli del marito: insoddisfatta, schiava del suo fallimento esistenziale, sempre pronta a fuggire verso un nuovo amore e una nuova vita. Ma poi non ci prova nemmeno. C'è Marta, la moglie di Calogero: abbandonata dall’amante con cui è scappata. Prova a tornare dal marito, ma ormai è tardi: l'uomo si rifiuta di uscire dalla Grande Magia, il sogno che si è costruito per fuggire dalla realtà. 

Tutti bravissimi gli attori, in particolare Sabrina Scuccimarra nel ruolo di Zaira e Veronica D'Elia nel ruolo di Amelia.

Visto il 21-02-2025
al Ivo Chiesa di Genova (GE)