Cominceranno sabato 11 maggio gli spettacoli del 49° ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, organizzati dall'INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico).
Una stagione sicuramente speciale visto che è stato da poco nominato un Commissario Straordinario per l'INDA, Alessandro Giacchetti (al posto del Sovrintendente e del consiglio di amministrazione) e che 100 anni fa si costituì il comitato fondatore dell'INDA il quale un anno dopo, nell'aprile 1914, dette inizio alle rappresentazioni classiche.
Sull'antica scena del Teatro Greco si alterneranno, fino al 23 giugno, "Edipo re" di Sofocle, "Antigone", ancora di Sofocle, e, tutti i lunedì, una commedia di Aristofane, "Le donne al parlamento".
Ad inaugurare il cartellone, l'11 maggio, sarà "Edipo re", diretto da Daniele Salvo ed interpretato da un cast che vede, tra gli altri, Daniele Pecci nel ruolo del protagonista Edipo, Laura Marinoni in quello di Giocasta, Ugo Pagliai nei panni di Tiresia, Maurizio Donadoni in quelli di Creonte e poi ancora Mauro Avogadro nei ruoli del servo di Laio e del Sacerdote e Graziano Piazza nel ruolo del secondo nunzio della reggia.
Secondo la trama archetipica, Edipo, figlio di Laio e Giocasta, secondo l’oracolo, ucciderà il padre e sposerà la madre. Terrorizzato si allontana dalla casa paterna di Corinto, non sapendo che Polibo e Merope, non sono i suoi veri genitori. Durante la fuga il giovane ingaggia una lite con dei viandanti uccidendo l’uomo più anziano. Giunto a Tebe libera la città dalla Sfinge e ne sposa la regina, rimasta vedova, con cui genera dei figli. Passati diversi anni scoppia la peste e un oracolo predice che per debellarla si dovrà liberare la città da colui che ha ucciso il padre e sposato la madre. Un servo della casa di Polibo annuncia la morte dei sovrani. Edipo apprende che Polibo e Merope non sono i suoi veri genitori. Saputo che l’uomo ucciso sulla strada è Laio, il suo vero padre, e che con sua madre, Giocasta, ha messo al mondo dei figli, disperato, dopo l’impiccagione di Giocasta, decide di punirsi cavandosi gli occhi.
Lo spettacolo sarà in replica a maggio nei giorni di sab 11, merc. 15, ven 17, dom. 19, mart. 21, giov. 23, sab. 25, merc. 29, ven. 31 e poi a giugno nei giorni di dom. 02, mart. 04, giov. 06, sab. 08, merc. 12, ven. 14, dom. 16, mart. 18, giov. 20 e sab. 22.
"Antigone", sempre di Sofocle, diretto da Cristina Pezzoli, è interpretato da Ilenia Maccarone, nel ruolo che da il titolo alla pièce, e da Maurizio Donadoni, anche qui (come nell'"Edipo re") nel ruolo di Creonte, Isa Danieli nelle vesti di Tiresia, Valentina Cenni nei panni di Ismene, e poi, tra gli altri, da Francesco Biscione, Enzo Curcurù e Oreste Valente, rispettivamente primo, secondo e terzo corifeo.
Secondo la trama, la giovane Antigone non intende sottostare all’editto di Creonte, sovrano di Tebe, che vieta di dare giusta sepoltura al fratello Polinice. Essersi opposto alla città nella battaglia per la successione al trono lo rende degno di una sepoltura fuori le mura. Antigone confida alla sorella Ismene di voler rendere, comunque, onore al fratello morto, contravvenendo alle leggi di Stato e si fa sorprendere dalle guardie mentre cosparge di sabbia il corpo. Arrestata e condotta dal tiranno, la giovane prigioniera confessa il reato e si appella alle leggi non scritte ed eterne dettate dagli Dei. Creonte, fra la morsa del prestigio personale e la determinazione della rivale, sentenzia che Antigone sia condannata e rinchiusa in una caverna, riconoscendo l’innocenza di Ismene. Né il figlio Emone, fidanzato di Antigone, né le invettive dell’indovino Tiresia convincono Creonte ad assumere una posizione meno drastica. Antigone s’impicca, ripetendo il gesto disperato della madre Giocasta. Cadono Emone e l’intero popolo di Tebe, annientato dalla pestilenza.
Lo spettacolo sarà in replica a maggio nei giorni di dom. 12, mart. 14, gio. 16, sab. 18, merc. 22, ven. 24, dom. 26, mart. 28, gio. 30, sab. 01 giugno, merc. 05, ven. 07, dom. 09, mart. 11, gio. 13, sab. 15, merc. 19, ven. 21 e dom. 23.
Infine, tutti i lunedì, sarà replicata la commedia aristofanesca "Le donne al parlamento", diretta da Vincenzo Pirrotta, è interpretata dallo stesso Pirrotta nel ruolo di Blepiro, insieme a Anna Bonaiuto nel ruolo di Prassagora, Doriana Le Fauci e Carmelinda Gentile interpretano due donne, Sara Dho è una ragazza e Simonetta Cartia, Antonietta Carbonetti e Clelia Piscitello sono rispettivamente prima, seconda e terza vecchia, Melania Giglio è un'aralda, Enzo Curcurù è un vicino, Alessandro Romano è Cremete e Antonio Alveario è un evasore, un cittadino disonesto e un ragazzo.
La trama vede Prassagora, moglie di Blepiro, che, prima dell'alba, repara con altre donne un piano per impadronirsi del governo della città. Dopo aver fatto le prove dei discorsi con cui intendono chiedere il governo per le donne, occupano l’Assemblea con i vestiti rubati ai mariti e approvano il progetto di Prassagora, anche approfittando dell’assenteismo degli uomini: al risveglio, infatti, Blepiro e altri uomini non hanno trovato i loro panni e sono rimasti a casa. Il programma al femminile promuove comunanza assoluta dei beni: ognuno avrà tutto quello di cui ha bisogno e tutti, in egual misura, scongiurando furti e conflitti legali. Anche l’amore in comune, secondo giusta distribuzione: prima andranno accontentati i vecchi e i brutti, sia fra gli uomini che fra le donne. Intanto, le donne divideranno equamente i frutti della produzione cominciando con l’organizzare ricchi e gratuiti pranzi in comune per tutti. Ma come accade sempre nelle utopie aristofanesche, c’è qualche imbroglione che cerca di approfittare della novità per reintrodurre vecchie logiche… La resa dei conti non si farà attendere. Un grande banchetto a cui partecipa tutta la città chiude la commedia.
Lo spettacolo sarà in replica tutti i lunedì: 13, 20, 27 maggio e 3, 10 e 17 giugno.
La traduzione delle opere è affidata a Guido Paduano (direttore della rivista "Dioniso", fondata dall'INDA) per "Edipo re", Anna Beltrametti per "Antigone" e Andrea Capra per "Le donne al parlamento".
Tra i maestri della scena che hanno collaborato alle pièces ricordiamo per le scenografie Maurizio Balò che ha curato l’impianto scenico in tutte e tre le pièces e i costumi per "Edipo re", Nanà Cecchi per i costumi di "Antigone" e Giuseppina Maurizi per quelli di "Le donne al Parlamento". Le musiche sono affidate a Marco Podda per "Edipo re", Stefano Bollani per "Antigone" e Luca Mauceri per "Le donne al Parlamento" di Aristofane.
Presenti in scena, ovviamente, in tutti e tre gli spettacoli, i giovani allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico.
L'apertura della stagione sarà preceduta, nei giorni 10 e 11 maggio, da un convegno internazionale di Studi sul Dramma Antico dal titolo "Edipo nella modernità", in cui, con la partecipazione di studiosi come Delia Gambelli, Silvia Bigliazzi, Françoise Rubellin, Massimiliano Locanto, Alessandro Grilli e Guido Paduano (direttore del comitato di redazione della rivista "Dioniso") e di registi come Mario Martore, si ripercorrerà l'interpretazione che è stata fatta della storia di Edipo lungo i secoli.