Via l’apparato di sovrastrutture con cui abbiamo imparato a “catalogare” la musica. Via i
nostri riferimenti, via le nostre certezze. E impariamo a disorientarci. “Dobbiamo cambiare
l’abitudine all’ascolto e trasformare i riferimenti storici che spesso ci costringono ad esaminare i
fatti musicali più in termini formali che emozionali”, avverte Massimo Simonini, ideatore e
direttore artistico di AngelicA Festival Internazionale di Musica, fondato nel 1991 assieme a Mario
Zanzani.
È così che AngelicA ha costruito la sua identità in questi ventitré anni, è così che anche quest’anno
sente il bisogno di affermarla: un anno in cui è sospeso il tempo del Centro di Ricerca Musicale
(per portare avanti i preziosi lavori di ristrutturazione del Teatro San Leonardo), un anno in cui
questa sospensione diviene similitudine di un volo che apre lo sguardo sul mondo, sulle musiche del
mondo, per poi circoscriverlo in una città, Bologna, abbracciata nel suo insieme e osservata nelle
sua pluralità, nelle opportunità che questa pluralità offre (trovando poi nel resto del territorio
emiliano-romagnolo quelle sponde diventate ormai compagne di lungo corso come i teatri di
Modena e Lugo di Romagna per co-produzioni coraggiose, come in quest’ultimo caso il progetto
regionale dedicato a Terry Riley & Friends Music in a Curved Air). La coproduzione con la
Fondazione Teatro Comunale di Bologna riprende il viaggio, dopo il miracoloso Silenzio &
Accordo di settembre 2012 che ha visto la presenza di circa 1500 persone per l’omaggio a John
Cage, con nuovi compositori (viventi!), nuove commissioni per Orchestra e Coro del Teatro
Comunale di Bologna.
Ne emerge un’idea di dislocazione che diventa ricollocazione: e il contesto (appunto, plurale)
torna a giocare – in piena continuità con la “tradizione” di AngelicA – il suo ruolo di attore
principale nell’accogliere musicisti/musica/ascoltatori e restituire al tutto, se possibile, un profilo
diverso. “Chiediamo a chi ascolta – è ancora Massimo Simonini –, attraverso i luoghi nei quali si
terranno i concerti e le musiche che faranno risuonare quei luoghi, di accogliere quelle musiche
con uno spirito diverso: tale richiesta non viene espressa attraverso concetti ma solo proponendo
formule di fruizione che offrono un approccio (emotivo) radicalmente diverso”.
AngelicA porterà musica nei teatri (Auditorium Manzoni, Teatro Comunale di Modena, Teatro
Rossini di Lugo), con cui si rinnova una felicissima collaborazione, sintomo di una reciproca e
fruttuosa apertura), nei luoghi istituzionali della città (Sala Borsa, Sala Farnese), e in chiesa
(Basilica dei Servi, Santuario del Corpus Domini) pensando alla ri-definizione e re-visione di
un Tutto musicale.
Infine gli Incontri & Ascolti di AngelicA (con Jean-Claude Eloy, Terry Riley, Christian Wolff,
Christian Wallumrød) che per la prima volta saranno al Conservatorio di Bologna alla Galleria Ono Arte, e saranno condotti da (alcuni di questi anche curatori di progetti per AngelicA) Leopoldo
Siano, Franco Fabbri, Walter Rovere, Luca Vitali.
23° anno – Momento Maggio
Bologna, Lugo di Romagna, Modena
3 maggio > 2 giugno 2013
Olivier Latry: l’organista di Notre Dame de Paris suona Messiaen e Escaich
Bologna, 3 maggio
La musica di meditazione di Jean-Claude Eloy
Bologna, 4 maggio
Le Noir de l’Etoile: la musica delle stelle di Gerard Grise
Bologna, 5 maggio
Terry Riley & Friends… Music in a Curved Air
Bologna, 7 e 8 maggio; Lugo di Romagna, 9 maggio; Modena, 10 maggio
Christian Wolff
Bologna, 24 e 25 maggio
Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna esegue Wolff, Wallumrød, Guarnieri, Scelsi: prima
europea, prima assoluta, prima italiana
Bologna, 26 maggio
Piccolo Coro Angelico
Bologna, 1° giugno
Arto Lindsay
Bologna, 2 giugno