Dal dramma spagnolo Simón Bocanegra, che Antonio García Gutiérrez aveva pubblicato nel 1843, Giuseppe Verdi trasse l’opera su libretto di Francesco Maria Piave e ispirata alle vicende del corsaro eletto doge di Genova ambientate nel XIII secolo, nel corso degli aspri contrasti fra patrizi e plebei. Alla Fenice di Venezia il debutto del 12 marzo 1857 non fu il successo sperato dal compositore, che molti anni dopo tornò ad occuparsi dell’opera incompresa, affidando la revisione del libretto ad Arrigo Boito. L’esecuzione dell’opera rinnovata al teatro alla Scala il 24 marzo 1881 ribaltò clamorosamente l’esito della versione precedente con uno strepitoso successo.
Il grande Leo Nucci affronta uno dei più straordinari e tormentati personaggi creati dal genio verdiano, Simon Boccanegra. In scena con Nucci: Tamar Iveri, Francesco Meli e Roberto Scandiuzzi, tutti affidati, insieme all'orchestra del Regio, alla sicura bacchetta di Daniele Callegari; il coro del Regio è preparato da Martino Faggiani. Lo spettacolo, ripreso per l’occasione da Marina Bianchi, è quello creato per il Comunale di Bologna e il Massimo di Palermo dal regista Giorgio Gallione, con le scene e i costumi di Guido Fiorato e le luci di Bruno Ciulli. “Simone si presenta come corsaro e pirata – spiega il regista Giorgio Gallione. Tutto ciò però avviene a monte dell’opera, ci viene detto, perché da quando entra in scena, la sua figura prende una dimensione nuova e diversa. Non gli interessa il potere in quanto tale, come vediamo dalla sua reticenza ad accettare i titoli che gli vengono proposti. Accetta la carica di Doge solo per riscattare il suo amore per Maria, per rendersene degno, soprattutto agli occhi di Fiesco, è da sempre che cerca di riscattarsi e non può sopportare questa guerra personale, né, più in generale, la contrapposizione fra popolo e patrizi. Ciò che rende Simone eroico è la sua stessa umanità, che normalmente non appartiene agli eroi. Simone è un personaggio profondamente umano”.
Dopo il debutto di martedì 23 marzo alle ore 20, Simon Boccanegra replicherà il 25, 28 e 30 marzo e il 3 aprile.
Invece sabato 13 marzo alle ore 17.00, con ingresso libero, appuntamento con il ciclo Prima che si alzi il sipario per la presentazione dell’opera al Ridotto del teatro Regio. All’incontro, condotto da Alessandro Taverna, è attesa la presenza di alcuni artisti del cast. Come consuetudine, il ciclo di presentazioni delle opere in cartellone, realizzato in collaborazione con il conservatorio di musica “Arrigo Boito” di Parma, prevede alcuni interventi musicali dal vivo con gli allievi delle classi di canto preparati da Donatella Saccardi, a proporre arie e duetti dall’opera verdiana, accompagnati al pianoforte. Proseguendo nella volontà di favorire l’incontro con la musica e di stimolare la passione al bel canto, il Regio di Parma rinnova inoltre a tutti gli appassionati l’invito ad assistere alle prove del coro, per scoprire come il complesso artistico del Regio affronta la preparazione di un’opera prossima al debutto. Appuntamento per tutti gli appassionati domenica 14 marzo alle ore 11.00 presso la sede dell’Associazione musicale “Parma Lirica”. Nel corso della prova Martino Faggiani ripercorrerà l’opera, svelandone gli aspetti salienti, le arie più amate, con l’accompagnamento al pianoforte di Claudio Cirelli. L’ingresso anche in questo caso è libero.
Dettagli al sito del teatro.
FRANCESCO RAPACCIONI
Teatro