Grandi novità al Teatro alla Scala di Miano, in occasione dell'apertura della nuova Stagione di Balletto con "Serata Ratmansky". E come tutte le novità, all'interno del Corpo di Ballo c'è fermento, agitazione, ed ecceitazione allo stesso tempo.
L’inaugurazione, dieci recite dal 17 dicembre al 16 gennaio più la consueta Anteprima Giovani il 14 dicembre, è stata affidata ad uno dei più talentuosi coreografi della scena internazionale, ovvero Alexei Ratmansky, dotato di uno stile originale che il Balletto scaligero ha fatto suo nel 2012, presentando in prima europea Concerto DSCH, lavoro che ha ottenuto il premio Danza&Danza come miglior produzione classica della stagione.
Proprio l'altro giorno in occasione di una conferenza stampa il direttore del Corpo di Ballo Makhar Vaziev ha annunciato alla stampa il suo desiderio di far diventare il 45enne coreografo Alexei Ratmansky (ex direttore del Bolshoi e a tutt'oggi con un incarico all'American Ballet che gli durerà fino al 2023) coreografo residente alla Scala. Cosa mai successa sinora. Tale annuncio, oltre ai ritmi serrati delle prove di questi ultimi giorni, ha provocato lo stato di agitazione dei ballerini che hanno lamentato, attraverso un comunicato sindacale "inefficienze organizzative e condizioni di lavoro al limite dell'insostenibilità", al punto tale da annunciare la possibilità di uno sciopero in occasione del debutto. Secondo però gli accordi presi nelle ultime ore, lo sciopero dovrebbe saltare e la prima dovrebbe andare in scena regolarmente.
La serata del 17 dicembre riporterà in scena "Concerto Dsch" e con esso, per alcune recite, Svetlana Zakharova. Sarà l’occasione per presentare alla Scala anche "Russian Seasons", primo lavoro di Ratmansky per il New York City Ballet (2006), in cui unanimemente la critica ha riconosciuto una straordinaria ricchezza creativa. Sull’omonima partitura di Leonid Desyatnikov, costruita in dodici sezioni, per orchestra d’archi, violino solista e voce femminile, Russian Seasons fonde coreograficamente classicismo e tradizione russa nel condurci attraverso il ciclo dell’anno e delle stagioni. Mai interpretato prima dal balletto scaligero, vedrà in scena anche Svetlana Zakharova, già protagonista al Bol’šoj.
Vertice e momento conclusivo della serata sarà una nuova creazione, appositamente richiesta a Ratmansky per Corpo di Ballo della Scala. Si intitola "Opera" e si avvarrà di musica composta per l’occasione da Leonid Desyatnikov, tra i più celebri compositori russi viventi. La partitura, con strumenti moderni per un organico orchestrale tardo-barocco o primo periodo classico, avrà parti cantate (soprano, mezzosoprano e tenore) su versi di Metastasio e su un estratto dalle “Memorie” di Carlo Goldoni. Come ha precisato lo stesso Ratmansky "Opera" vuole essere un omaggio alla Scala e al mondo della lirica, ispirandosi alla tardzione tardo barocca tra Metastatio e le Memorei di Carlo Goldoni. Purtroppo però, a quanto pare, questa nuova produzione non sarà "esportata" all'estero come è invece successo per lo stesso Concerto Dsh e per Russian Seasons
Opera vedrà in scena, in differenti recite, anche le étoiles Roberto Bolle e Massimo Murru, e due prestigiose collaborazioni: per i costumi Colleen Atwood, dieci nominations e vincitrice di tre premi Oscar, e la video designer Wendall Harrington.
Per quanto riguarda le presenze in cartellone saranno sette ma in realtà molti di più saranno i titoli che vedranno impegnati gli artisti scaligeri, le Étoiles e gli Artisti ospiti. Accanto a tre balletti a serata, sono previsti anche diversi programmi, dedicati a coreografi di spicco per la Scala e per il mondo del balletto, come Roland Petit e Rudolph Nureyev, saranno articolati in trittico o dittico e permetteranno di ritrarne meglio la creatività.
Teatro alla Scala 14 dicembre antemprima giovani e poi dal 17 al 16 gennaio