Dal 12 al 20 settembre 2015, al Centro Culturale Grand Hotel di Dobbiaco la sesta edizione del festival altoatesino
Varato nel settembre 2010 sotto la direzione artistica di Gustav Kuhn – al timone ora c'è Daniele Spini - l'Alto Adige Festival/Festspiele Sudtirol giungerà nel 2015 alla sua sesta edizione, come al solito ospitata nella Sala Mahler del Centro Culturale Grand Hotel di Dobbiaco; e con il suo nuovo programma conferma il carattere sempre più variegato - anzi crossover, come usa dire oggi - per l'apertura a più indirizzi musicali. Anche in questa occasione il festival può contare ovviamente su quella che è ormai la propria orchestra in residence, cioè la Haydn di Trento e Bolzano. La validissima formazione sotto la direzione Arvo Volmer si fa carico di parte dei concerti, come nel caso della serata d'apertura del 12 settembre insieme a Stefano Bollani, il quale si esibirà in quelle musiche di Gershwin che gli sono così congeniali – in programma Rhapsody in Blue e alcune improvvisazioni su suoi temi – lasciando alla bacchetta di George Pehlivanian il compito chiudere la serata con Copland e Stravinskij. E non solo: accanto ad un nume tutelare del pianoforte romantico come Maurizio Pollini (in locandina Schumann e Chopin), ecco spuntare la figura di Ute Lemper, cantante che della rivisitazione di certo repertorio alternativo del primo Novecento – kabarett compreso – ha fatto il vessillo, e che arriverà a Dobbiaco con lo spettacolo Last tango in Berlin. La musica settecentesca sarà rappresentata dagli archi della Monteverdi Akademie - compagine del Conservatorio di Bolzano - guidata dal primo violino Lukas Hagen, offrendo musiche di J.Haydn e Mozart; il repertorio contemporaneo sarà presente invece con l'esecuzione, a cura dell'Orchestra Sinfonica Giovanile dell’Alto Adige diretta da Stephen A.Lloyd, del possente Stabat Mater del compositore gallese Karl Jenkins, con i cori Mannergesangsverein di Bressanone e SOWI di Brunico, e la voce del contralto Anna Lucia Nardi.
Nel concerto di chiusura del 20 settembre, l'Orchestra Haydn e l'Accademia Euregio (quest'ultima formata da allievi dei conservatori di Trento, Bolzano e Innsbruck) si uniranno nell'esecuzione della Settima Sinfonia di Gustav Mahler, uno dei lavori più complessi e impegnativi del maestro austro-boemo.