Teatro

APRILE A TEATRO DUE: TRA FINZIONE E CRONACA, LA COMUNITA' SI RIUNISCE

 APRILE A TEATRO DUE: TRA FINZIONE E CRONACA, LA COMUNITA' SI RIUNISCE

Il mese di aprile 2013 a Teatro Due a Parma si apre con una feroce, grottesca e teatralissima "Visita della vecchia Signora", un classico di Dürrenmatt in cui la crisi economica e morale di una cittadina immaginata ha molto a che fare con la nostra cruda realtà; e si chiude con un’emozionante, intima riunione intorno a una lavagna, per ascoltare la vita della partigiana Laura Seghettini in "Un’eredità senza Testamento", episodi di vita vissuta intensamente durante la seconda guerra mondiale.


Friedrich Dürrenmatt
LA VISITA DELLA VECCHIA SIGNORA
traduzione Aloiso Rendi

con Roberto Abbati, Alessandro Averone, Paolo Bocelli
Cristina Cattellani, Laura Cleri, Gigi Dall’Aglio, Paola De Crescenzo
Sergio Filippa, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Massimiliano Sozzi,
Nanni Tormen, Marcello Vazzoler, Chantal Viola

luci Luca Bronzo
costumi Marzia Paparini
scene Alberto Favretto
musiche Stefano Fresi

regia Alessandro Averone

produzione Fondazione Teatro Due

dal 3 al 6 aprile, ore 21.00
7 aprile, ore 16.00
13 e 14 aprile, ore 21.00


UNA EREDITÀ SENZA TESTAMENTO
liberamente tratto da Al vento del Nord. Una donna nella lotta di Liberazione
di Laura Seghettini

di e con Laura Cleri

musiche Fabio Biondi
luci Luca Bronzo
consulenza storica Brunella Manotti

produzione Fondazione Teatro Due
in collaborazione con
Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma
realizzato con il sostegno di Provincia di Massa Carrara, Comune di Pontremoli

dal 18 al 21 aprile, ore 21.00

TEATRO DUE, Viale Basetti 12/A - Parma

La visita della vecchia signora, diretta Alessandro Averone, con gli attori dell’Ensemble Stabile di Fondazione Teatro Due, porta in scena l’avidità, la vendetta, il potere del denaro, la corruzione… una sporcizia umana, che emerge con prepotenza dal fondo degli animi e invade la scena povera, scarna e scura; rifiuti solidi urbani e rifiuti interiori collettivi premono sulle strade e sulle coscienze di ciascuno, in uno spazio che sta per esplodere. Il pubblico incontrerà questo classico del teatro mondiale del 1956 in un allestimento grottesco e noir, cinico e fluo, in cui gli spettatori divengono parte in causa del dramma, perché con la comunità in scena condividono istinti e passioni, e come loro sono vittime della stessa crisi economica e sociale, morale ed etica. Le musiche sono di Stefano Fresi, i costumi di Mariza Paparini, il disegno luci di Luca Bronzo, le scene di Alberto Favretto.

 

Dice il regista, Alessandro Averone, giovane attore dell’Ensemble stabile di Fondazione Teatro Due, che con Così è (se vi pare) ha iniziato un percorso di direzione: “questo testo è un classico ed ha la forza dei sentimenti universali, delle dinamiche sociali eterne alla base della vita in comunità: ovunque ci si trovi e in ogni tempo, la crisi porta con sé una feroce e disastrosa degenerazione dei valori e dei rapporti, o forse, semplicemente, fa emergere la naturale disposizione dell’individuo”.
Attivatore di tutte le dinamiche, figura che si staglia su questo sfondo cupo, divinità che interviene nella vita dei poveri mortali e muove i fili delle loro vite è Claire Zachanassian, la vecchia signora appunto, tornata a visitare la sua città natale per vendicarsi di Alfredo, ex fidanzato che negò la paternità del bambino che lei portava in grembo e che corruppe due ubriaconi perché dichiarassero in tribunale di aver avuto rapporti lei. Claire negli anni ha accumulato uno straordinario patrimonio con una serie di fortunati matrimoni e offre ora un miliardo di franchi al paese per l’omicidio di Alfredo. Un personaggio addolorato e disilluso, che porta in sé la disperazione cristallizzata in vendetta, un monstrum che incarna la sfida e la solitudine, un’aggregazione di parti dotata di una fisicità che la rende diversa e grottesca, minacciosa e dolente al tempo stesso.

Frutto della conoscenza diretta fra Laura Seghettini, straordinaria protagonista della lotta partigiana, e l’attrice Laura Cleri, a Teatro Due andrà in scena, per la quarta stagione consecutiva Una eredità senza testamento, spettacolo prodotto da Fondazione Teatro Due, creato e interpretato da Laura Cleri, con la consulenza storica di Brunella Manotti, le musiche di Fabio Biondi e luci di Luca Bronzo, liberamente tratto dal libro Al vento del Nord. Una donna nella lotta di Liberazione (Ed. Carocci). In un’aula scolastica una maestra racconta la storia di una donna (Laura Seghettini. partigiana pontremolese, classe 1922), che all’età di vent’anni, nel 1944, decide di salire sui monti per andare a combattere con i partigiani entrando a far parte della 12ª Brigata Garibaldi, attiva sull’Appennino Tosco-Emiliano. La vita nell’accampamento, la fame, le azioni, la paura, la morte, in circostanze ancora da chiarire, del comandante Facio, suo compagno, le imprese di Laura, eletta vice commissario di brigata, vengono raccontate ad un gruppo ristretto di persone nel tempo condiviso di un piccolo rito quotidiano, creando fra chi narra e chi ascolta un’intima atmosfera confidenziale che restituisce vita e profondità ad una storia di amore e dignità.
Dopo la fine della guerra la Seghettini ha ripreso la sua attività di maestra e ha sempre cercato di fare chiarezza e giustizia sul fatto di sangue che l’ha colpita. Ora la sua storia e quella di Facio grazie al suo libro e allo spettacolo di Laura Cleri è divenuta un’esemplare testimonianza dell’impegno politico di tante donne durante la Resistenza e della complessità di questo fenomeno storico. Un’occasione unica e preziosa di penetrare in modo delicato ma intenso il Passato, la Storia, narrando di vicende personali che riguardano tutti noi, allora come oggi.

I biglietti per lo spettacolo sono in vendita presso la Biglietteria di Teatro Due in B.go Salnitrara e presso quella del Foyer un’ora prima dell’inizio degli spettacoli. È possibile acquistare i biglietti on–line sul sito www.teatrodue.org. Il biglietto acquistato on line potrà essere stampato a casa e presentato direttamente all’ingresso in sala. Biglietteria - tel. 0521/230242, [email protected].

PER INFO Maria Giulia Guiducci, Ufficio Stampa - Fondazione Teatro Due
tel. 0521.289644 / cell. 328.4756279 - [email protected]

www.teatrodue.org