Comunicato Stampa
Un progetto teatrale per guardare il mondo con altri occhi.
Spettacoli di teatro, laboratori, circoli di studi, la danza e la poesia.
Contro la logica schizofrenica della velocità, l’efficienza della competizione, la spietatezza del successo ad ogni costo, la lotta di tutti contro tutti, Armunia sceglie la LENTEZZA. Contro l’idea che la verità, la conoscenza, la bellezza dipendano esclusivamente dall’esattezza e dall’alta definizione, Armunia sceglie la VAGHEZZA. Contro ogni forma di utilitarismo e per la gratuità dell’esistere, Armunia sceglie l’ INUTILITA’. Lentezza, inutilità e vaghezza sono le parole chiave attorno alle quali Armunia ha lavorato per costruire la programmazione degli spettacoli, dei laboratori e dei circoli di studio della prima tranche di programmazione del 2007, perché il teatro regala la capacità di guardare il mondo con altri occhi.
Venticinque spettacoli in cartellone da gennaio ad aprile, che ruotano attorno ai temi della follia, della favola, della tragedia greca, della questione meridionale e della drammaturgia contemporanea. Un programma stilato in collaborazione con la Fondazione Toscana Spettacolo, che vedrà arrivare nei teatri di Castiglioncello, Rosignano, Castagneto Carducci, Guardistallo, Castellina e Cecina, nomi e compagnie di grande rilievo. Dal nuovo lavoro di Spiro Scimone e Francesco Sframeli La Busta, che ha aperto mercoledì 17 gennaio, la Stagione ‘07 a Emma Dante con il più noto dei suoi lavori, quello che ne ha decretato il riconoscimento artistico, il pluripremiato ‘mPalermu, ad Antonio Latella con lo Studio su Medea, alle meravigliose marionette dei Fratelli Colla per la fiaba Il gatto con gli stivali. Gli interrogativi sul problema della colpa, della responsabilità individuale, della fatalità della vita umana saranno affrontati da Michela Lucenti e dal suo Balletto Civile in I sette a Tebe, mentre Sandro Mabellini proporrà, sotto forma di studio, una sua ardita versione registica de Il Gabbiano di Cechov con la traduzione di Martin Crimp provata dalla sua compagnia in una residenza effettuata negli spazi del Castello Pasquini. Tra gli altri spettacoli in programma un excursus su Beckett: Paolo Graziosi con L’ultimo nastro di Krapp e con Catastrofe, Teatropersona con Beckett box e la Fondazione Pontedera Teatro con Aspettando Godot. I deliri patafisici di Jarry messi in scena dalla Compagnia Krypton con Ubu c’è, il conflitto generazionale tra madre e figlia ne La Gabbia del Teatro delle Donne e Uno studio X Marat/Sade degli attori disabili della compagnia CasArsA Teatro. Ancora due spettacoli che affrontano la questione meridionale Dissonorata di Saverio La Ruina e lI sole del brigante della Compagnia Katzenmacher di Alfonso Santagata che propone anche Il teatro comico di Carlo Goldoni. Un remake teatrale di un noto film Lezioni di Piano per la regia di Carlo Bruni condurrà lo spettatore nelle trame di una struggente storia d’amore grazie a una voce recitante e la musica per pianoforte suonata dal vivo, mentre Prima della Pensione del commediografo austriaco Thomas Bernhard sarà messo in scena dal Teatro i che decide provocatoriamente di affidare un dramma complicato e corrosivo a degli attori trentenni, distanziandosi nettamente dall'età indicata dall’autore per i personaggi. Arca Azzurra Teatro proporrà Racconti, solo racconti di Ugo Chiti e mentre l’inscindibile duo di Zuzzurro e Gaspare saranno i protagonisti dell’esilarante Ciò che vide il maggiordomo di Joe Orton. Ad aprile prenderà il via la sezione dedicata alla danza con ospiti di primo piano, da Virgilio Sieni all’Aterballetto, dalla Compagnia Abbondanza/Bertoni al Junior BallettO di ToscanA e il duo Tardito/Rendina, senza dimenticare la nuova produzione di Micha van Hoecke dedicata alla favola di Biancaneve. Anche quest’anno non mancheranno le residenze artistiche e ci sarà una nuova, piccola, ma importante rassegna sulle colline, dedicata alla poesia, nella quale, condotti dai versi di Mariangela Gualtieri, Gianni D’Elia, Franco Loi, Giuliano Scabia, Claudio Damiani e del duo Antonio Pizzicato - Christian Ceresoli con lo spettacolo Voce Sola, sarà possibile riappropriarsi di un linguaggio, quello appunto poetico, che gli uomini sembrano aver dimenticato.
Armunia quest’anno ha scelto anche di provare strade che permettano di esprimersi non solo agli artisti, ma anche a coloro che avranno il desiderio di mettersi in gioco in prima persona e di conoscere gli artisti e la loro arte più da vicino. Per questo sono nati i laboratori. Il Sud emotivo profondo, mistificato e passionale sarà il terreno che Alfonso Santagata indagherà durante il suo laboratorio. Il suo compito consisterà nel provocare situazioni drammatiche da osservare con l'occhio schizofrenico (esterno e interno) per suggerire e moltiplicare le direzioni lasciando che l’attore diventi autore di se stesso, dei propri sentimenti e del proprio teatro. Laboratori di scrittura e di ascolto saranno condotti dall’Arca Azzurra Teatro per recuperare ed elaborare i racconti di un mondo che non ci appartiene più, ma che ci restituisce il piacere del tempo. Gli adolescenti saranno invitati da Maurizio Lupinelli ad entrare nei loro vitali turbamenti, restituendoli alla tenerezza e alle attese, ma non solo, il regista proverà ad integrare le diversità, a sperimentare il corpo, facendolo diventare canto, anche quando frantuma gli archetipi della bellezza.
Tre parti della stessa officina in cui lavorare lenti, toccando, scrivendo, parlando non per rappresentare ma per restituire e ritrovare sguardi e ascolto.
E se la scommessa è quella di andare oltre la stagione, Armunia, grazie al sodalizio con il Dipartimento di Filosofia dell’Ateneo pisano e in particolare con la collaborazione dei filosofi del Laboratorio Ichnos di Castiglioncello, promuoverà circoli di studio aperti ai cittadini all’interno dei quali si potranno affrontare gli argomenti indicati dagli stessi partecipanti con docenti ed esperti.
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