IL TEATRO DELLE DONNE
Centro Nazionale di Drammaturgia
LA GABBIA I - figlia di notaio
testo e regia di Stefano Massini
con Luisa Cattaneo e Maria Cristina Valentini
Spazio scenico Paolo Li Cinli
Luci Paolo Magni
sabato 10 marzo ore 21
Teatro de Filippo Cecina (LI)
Sabato 10 marzo alle 21, al teatro E.De Filippo di Cecina(LI), nell’ambito della programmazione di Armunia, va in scena La Gabbia- figlia di notaio del drammaturgo fiorentino Stefano Massini, vincitore, nel 2005 del maggior premio italiano per la nuova drammaturgia, il Premio Pier Vittorio Tondelli.
Lo spettacolo, di estrema attualità, si svolge nel parlatorio di un carcere di massima sicurezza. E’ qui, nella cornice asfittica di un tempo stanco, che si consuma l’incontro, dopo undici anni, fra una giovane detenuta ex-brigatista e sua madre. Figure opposte, fin troppo. La prima rigida, gelida, squadrata fra le tasche rettilinee di una anonima divisa penitenziaria. La seconda lucida, matrona, accesa come i riflessi dei suoi anelli, sgargiante come il biondo tinto dei suoi capelli da coiffeur. Due mondi separati, alieni distanti. Pianeti lontani anni luce, fra i quali scorrono fiumi di parole non dette. Maschere? Alibi? Chi dice il vero? Chi mente? Chi si inganna e su cosa? Dove finisce il dramma e comincia la farsa? E nel vuoto siderale di una stanza si assiste al lento riaffiorare di discorsi perduti, occasioni mancate, incroci estremi per strade diverse. La gabbia del carcere. La gabbia delle scelte. La gabbia dei ruoli: madre-figlia. La gabbia di frasi troppo strette e di parole che suonano errori. La gabbia di un appuntamento sempre rimandato, sfuggito, evaso. La gabbia ferrea di sbarre reali o immaginarie. Sbarre che incastrano, fuori e dentro.
Ho pensato a questo testo come ad un gioco drammatico di identità svelate. Mi piace la scommessa di un dialogo estremo fra due donne che sembrano non aver niente da dirsi-racconta Stefano Massini- Qui le resistenze sono fortissime. Il confronto nasce a fatica, filtrando fra un muro continuo di difese, menzogne, fughe reciproche. Affido a questi due ritratti di donna il compito di scendere a fondo, nelle viscere di una famiglia inesistente e dei relitti umani che ne avanzano. Affido a questo parlatorio il ruolo di scenario drammatico per un incontro/scontro di alta tensione emotiva. Ed affido infine a questo ennesimo dialogo la mia voglia di investigare le BR, il loro grido, la loro ansia di futuro e l’utopia cieca di una rivoluzione radicale. “La gabbia” è il frutto in divenire di uno studio teatrale. Si tratta di un percorso iniziato gradualmente, con la stesura in forma embrionale di un confronto a due, uno scontro/incontro fra una madre e una figlia che si traduce in un ring dialettico. Da questo “esercizio” di scrittura-stimolato dall’interesse specifico del Teatro delle Donne per la tematica del rapporto donne/terrorismo-è nato quindi un frammento di teatro, un cosiddetto “corto”, un vero e proprio “dialogo breve”. E in tale forma il lavoro è stato presentato al pubblico come una fase di progettazione aperta. Gli elementi che ne costituiscono l’ossatura sono semplici, essenziali: ho messo insieme due attente interpreti (passate al vaglio di una lucida pulizia ritmica) dentro uno spazio scenico anomalo, imprevisto, tutto incentrato sul ribaltamento del rapporto ordinario platea-palco e sulla restituzione emotiva di una condizione di marcato voyeurismo (il pubblico assiste alla scena da dietro le sbarre di una imponente gabbia).
Info:
ARMUNIA
Castello Pasquini Piazza della Vittoria, 1
57013 castiglioncello – LI
tel: 0586 754202 - 759021
e-mail: [email protected]
internet: www.armunia.it
Biglietteria:
Biglietto Singolo spettacolo
intero 12 €, ridotto 10 €
prenotazioni telefoniche (fino al giorno prima dello spettacolo)
Dal lunedì al venerdì e sabato mattina
dalle 11.00 alle 13.00
dalle 16.00 alle 18.00
tel 0586 754202 – 759021
Apertura biglietteria presso i teatri
Un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, salvo diversa indicazione
ufficio stampa
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tel. 0586/753707
cell. 339 5711927
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