Dopo aver debuttato con 15 prime nazionali in tutto il mondo, arriva anche in Italia La notte degli dei, l’opera considerata dai critici tedeschi tra le migliori pièces teatrali del mondo interpretate tra il 2000 ed il 2003. Tradotta per la prima volta in italiano da Gorjana Ducic, che cura anche la regia, lo spettacolo, scritto dal drammaturgo croato Miro Gavran è in scena dal 16 al 23 febbraio al Teatro allo Scalo, in via dei Reti 36 (San Lorenzo).
Siamo nel 1673. La sera del decimo anniversario della loro amicizia, Luigi XIV di Francia, il
suo Buffone e Molière, si riuniscono per ubriacarsi di nuovo. Nel mezzo del divertimento, il re rivela ai suoi amici che ha sentito dire che i due hanno messo in scena una farsa in cui si fanno beffe di lui e li obbliga a recitarla. La farsa prende in giro, fino al grottesco, gli errori di Luigi XIV e il suo modo di governare. L'amicizia tra i tre uomini è in frantumi, il re respinge Molière e, solo allora, si scoprirà chi è il protagonista del gioco.
La pièce si interroga sulla condizione dell’artista - attore, autore (come lo era Molière), all’interno di un sistema totalitario.
E’ difficile credere che un testo su Luigi XIV, Molière e Il Buffone possa portarci nel nostro quotidiano. Questo è possibile attraverso una forte griglia drammaturgica che Gavran mette in moto. Molière non è Il Molière storico, Luis XIV non è Luis XIV storico eppure – tutto ciò che dicono, tutto ciò che accade in palcoscenico, è anche un fatto storico.
“Gavran lavora sulle sfumature di Luis XIV che nessuno degli storici ha voluto mai toccare o accentuare, e sulle sfumature di Molière che gli storici hanno messo da parte: vivere e morire nella condizione dello “scrittore di corte”.
Due personaggi storici in una commedia non storica.” E Il Buffone. Forse la più grande sorpresa di questo testo.
La pièce, già tradotta in diverse lingue, è stata premiata al Teatro Nazionale del Montenegro a Podgorica nel 1986 e l’anno successivo al ITD Teatro di Zagabria, ha visto la collaborazione ed il patrocinio dell’ Univesità La Sapienza di Roma, dell’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico, della Elfa Promotions Management e del Piccolo Teatro Campo D’Arte
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