Una storia italiana. Il narr-attore Antonello Cossia rivive, riscrive e rievoca davanti al pubblico del teatro la storia di suo padre "Agatino" il pugile per due volte campione italiano. Agostino Cossia rappresentò l'Italia nel pugilato alle Olimpiadi di Melbourne nel 1956, perdendo agli ottavi di finale ai punti contro il russo Vladimir Safranov. Il racconto è semplice e poetico, vero, genuino, onesto; così come lo era l'Italia degli anni '50 stremata e appena uscita dalla guerra. L'autore descrive con vivacità il clima storico-politico e l'ambiente sociale da cui proveniva il pugile: Sud Italia, gente povera, Italia distrutta dalla guerra, clima politico di tensione sia interno sia nello scenario internazionale. Antonello Cossia descrive la grinta di suo padre, il coraggio della sua verità, la semplicità della sua bravura atletica, la purezza del suo sogno di diventare un pugile da titolo mondiale. Agostino, il cui nome per un refuso di stampa viene riportato sui giornali come “Agatino” è pugile dei pesi piuma, e insegue il sogno del successo conquistato a caro prezzo con il talento, l'impegno, il lavoro. Un testo breve che utilizza la microstoria di un individuo per affrescare la grande storia di un'epoca e riportando con malinconia atmosfere di un paese povero ma onesto, difficile ma dignitoso, duro ma umano.
Una piccola storia, raccontata al pubblico con intensità, riporta alla luce un uomo che era un campione e che tutti hanno dimenticato; un testo che riporta alla memoria un'epoca importante della nostra storia, anni in cui la gente aveva ancora sogni.
Sono passati solo cinquant' anni ma la distanza da oggi è enorme, con un paese come l'Italia che non permette più ai campioni di emergere e alla gente di sognare.
"A fronte alta"
Antonello Cossia
Guida Editore 2007
Euro 5,00
Teatro