Teatro

Grazie

Grazie

Grazie Daniel Pennac Feltrinelli Editore Milano 2004 Pagg. 68 Euro 6,50 Niente più Benjamin Malaussène, niente più capro espiatorio per questo straordinario scrittore francese capace ogni volta di sorprenderci e di farci sorridere. Il talento di Daniel Pennac si esplicita questa volta sul tema del “grazie” in questo breve testo scritto per il teatro ed intitolato nell’edizione francese con il semplice “merci”. Il “ringraziamento” è un genere a sé, anzi, un’istituzione planetaria. L’onore onora. L’umanità intera si congratula e si ringrazia. Il testo concentra il proprio umorismo sulla follia contemporanea dell’onoreficienza, della premiazione, dell’applauso continuo ad ogni trasmissione televisiva…clap clap… ad ogni interruzione pubblicitaria…clap clap…, ad ogni affermazione…clap clap , ad ogni…clap clap. Viviamo infatti nella società dell’autocompiacimento, della congratulazione reciproca continua esibita televisivamente, radiofonicamente, ad ogni celebrazione, in ogni qualunque occasione. Il testo nasce come il “ringraziamento” di un uomo anonimo premiato “per l’insieme della sua opera” che, dopo il riconoscimento ufficiale della giuria e l’assegnazione di un premio in denaro, si trova solo sul palcoscenico nel fatidico momento in cui “deve” ringraziare. Chi? Ma tutti certamente, la giuria, la famiglia, il suo staff, il popolo, il pubblico presente, quello assente, l’intera nazione. I termini di imbarazzo e di ovvietà di questa situazione spinti all’eccesso e al paradosso danno origine ad un monologo spontaneo fatto di esitazioni, di verità inopportune, di chiacchiere d’occasione, di confessioni fuori luogo insomma di un “ringraziamento” insolito ed anticonformista, un “grazie” surreale, tanto assurdo quanto liberatorio. L’opera è ricca di osservazioni curiose sui costumi dell’uomo contemporaneo, sul mondo paradossale della comunicazione, sulla vanità delle carriere, sulla società dei media, sull’imbecillità diffusa, sulla mancanza di senso di alcuni fenomeni di massa, sulla vacuità dello sproloquio che fonda ormai le nostre vite-spettacolo. Intelligente, pungente, ironico, questo testo vive già in uno spettacolo rappresentato nei teatri italiani e interpretato dal bravo Claudio Bisio. Uno scritto che costituisce un’ottima prova d’attore, un lavoro perfetto per Claudio Bisio uomo di spettacolo, di teatro e soprattutto di televisione, grande tempio sacro della congratulazione e del ringraziamento. Pennac ha vinto il prestigioso premio internazionale “grinzane Cavour- Una vita per la letteratura” nel 2002. Magari proprio lì tra le nostre colline piemontesi salendo sul palco della premiazione per ringraziare avrà provato quel naturale senso di inadeguatezza e quel poco di imbarazzo e avrà avuto l’idea di scrivere questo piccolo ma delizioso testo teatrale. Applauso.