Teatro

'Il rumore del tempo', Ravenna Festival 2017

'Il rumore del tempo', Ravenna Festival 2017

A grandi linee, gli eventi più importanti del Ravenna Festival 2017, che si terrà nella "città dei mosaici" dal 25 maggio al 11 luglio 2017.

E' stato presentato al pubblico ed alla stampa, con largo anticipo, il programma completo del Ravenna Festival 2017 che appare già ad una prima lettura ancor più ricco, se possibile, di quelli delle ultime edizioni, nelle quali era stato esplorato anche il saliente tema della Grande Guerra.

Ora incombe un altro importante centenario, quello della rivoluzione russa dell'ottobre del 1917: un evento così epocale da cambiare per sempre non solo la società e l'economia di quell'immenso paese - coinvolto nel tumultuoso passaggio dall'impero zarista al totalitarismo sovietico - ma anche anche l'aspetto globale del mondo intero. Questo sarà dunque il principale leit-motiv che collegherà parte degli appuntamenti previsti nel cartellone della Festival, giunto ora alla sua 28^ edizione e che vedrà la città di Ravenna ospitare, dal 25 maggio al 11 luglio 2017, un gran numero di eventi musicali, teatrali e di danza.

Senza dimenticare l'ormai consueta appendice autunnale della “Trilogia d'autunno” – prevista dal 17 al 26 novembre - dedicata quest'anno all'opera di stampo verista, con Cavalleria rusticana, Pagliacci, Tosca; opere che verrano eseguite sotto la direzione musicale di Vladimir Ovodok – una scoperta dell'Italian Opera Academy del maestro Riccardo Muti – e con le regie di Cristina Mazzavillani.

La parabola della società russa, dalla Rivoluzione d'Ottobre agli anni del terrore stalinista, sarà rappresentata in particolare dal recupero di uno storico lavoro teatrale di pretto stampo futurista risalente al 1913, Vittoria sul sole, libretto di Aleksej Kruchenich e musica di Nihail Matjusi, ripreso dallo Stas Namin Theatre di Mosca con le scenografie e costumi originali di Kazimir Malevic; e da un grande concerto che Yuri Temirkanov e l'Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo  dedicheranno ad una intensa composizione di Dimitri Sostakovic, la Settima Sinfonia “Leningrado” ed al Concerto per piano, tromba ed orchestra n. 1 (solista Denis Matsuev).

In aggiunta, un appuntamento con il glorioso Coro del Patriarcato di Mosca, ed uno che l'Orchestre National de Lyon, Leonard Slatkin e la violinista Anne-Sophie Mutter dedicheranno alla memoria di Andrej Tarkovskij eseguendo tra l'altro il brano Nostalghia, composto da Toru Takemitsu ed ispirato all'omonimo capolavoro cinematografico del regista russo. Ed infine una piéce teatrale creata appositamente dalla giovane compagnia ravennate ErosAntEros, che porta l'emblematico titolo 1917, con musiche eseguite dal vivo dal Quartetto Noûs.

In realtà, le tematiche affrontate dal Ravenna Festival 2017 sono anche altre: “Ravenna Festival per Dante” - il grande poeta è sempre stato al centro della manifestazione -  vedrà allineata una serie di appuntamenti teatrali e letterari. “Passaggio in India” costituirà l'occasione per una immersione nella cultura e nella musica indiana, con uno spettacolo di danza – Material Man – creato dalla coreografa Shobana Jeyasingh; con un recital della musicista Anoushka Shankar, figlia ed erede del famoso Ravi; e con l'arrivo di un “festival nel festival”, con gli artisti del Darbar Festival creato a Londra nel 2006 da Sandee Singh Virdee, e divenuto in breve tempo la più importante rassegna di musica indiana in Occidente. Così per tre giorni si potrà godere di una kermesse di eventi collegati all'affascinante cultura undiana: sessioni di hatha yoga, dimostrazioni di stili e di strumenti, concerti di sarod o di bansuri troveranno ospitalità persino nelle suggestive basiliche ravennati.

Quanto agli altri concerti, non c'è che l'imbarazzo della scelta; si parte con la Munich Philarmonic diretta da Semyon Bychkov, solista Jean-Ives Thibaudet, per poter godere poi l'Accademia Bizantina guidata da Ottavio Dantone, al cello Giovanni Sollima, impegnati insieme in un programma dedicato a F.J.Haydn; si prosegue con l'Orchestra Nazionale della Rai diretta da Juraj Valcuha con David Fray al piano, passando per le Follie Corelliane, due incontri serali dedicati alle Sonate op. V delcompositore fusignate, con i violini di Enrico Onofri e Stefano Montanari accompagnati dall'Imaginarium Ensamble, o per un recital del Quartetto Adorno.

Per gli amanti della grande musica sacra, appuntamenti muscali con i Cantori di San Marco e i Solisti della Cappella Marciana diretti da Marco Gemmani, l'Allabastrina Choir & Consort diretti da Elena Sartori, La Stagione Armonica guidata da Sergio Balestracci, i Cantores Minores della Cattedrale di Helsinki diretti da Hannu Norjanen, il Coro Costanzo Porta & l'Ensamble Cremona Antiqua.

Quanto alla danza, oltre al già citato Material Man si potrà assistere a Les mémoires d'un signeur, creazione di Olivier Dubois con il Ballet du Nord, a Uccidiamo il chiaro di luna con le coreografie di Giannina Censi, mitica danzatrice futurista, riportate in vita dai giovani ballerini della Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano; ed infine a La magia della danza, fastoso spettacolo coreutico che il Ballet Nacional de Cuba intende dedicare al grande repertorio classico.

Non mancherà ovviamente il tradizionale appuntamento con il finale de Le vie dell'amicizia, concertone animato dal grande Riccardo Muti e dall'Orchestra Giovanile Cherubini.

Per info,dettagli e programma completo:  www.ravennafestival.org