Anche d’estate il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala non va in vacanza. Dopo aver presentato con grande successo in tour a Parma e Lodz gli Smeraldi, i Rubini e i Diamanti che compongono Jewels, anche nel mese di luglio le trasferte del balletto scaligero saranno dedicate a George Balanchine.
Protagonista sarà Sogno di una notte di mezza estate, che la compagnia presenterà in due cornici all’aperto: il 9 luglio a San Guido di Bolgheri, per la serata di apertura dell’edizione 2011 di Bolgheri Melody, nell’Arena Mario Incisa della Rocchetta, struttura en plein air che puo’ospitare sino a 5000 posti, e il 13 luglio a Como, all’interno del Festival Como Città della Musica, nel parco di Villa Olmo. Le due recite, che verranno realizzate con musica registrata, rinnovano la speciale opportunità di coinvolgimento delle scuole di danza locali: la parte dei piccoli elfi nello spettacolo sarà interpretata, grazie alla collaborazione con la Fondazione Teatro Goldoni, dagli allievi delle scuole di danza di Livorno.
In scena i primi ballerini e i solisti che hanno rappresentato nel mondo questa produzione, ma anche i nuovi interpreti che per la prima volta, nelle recenti recite scaligere e nelle ultime trasferte, hanno rivestito i ruoli principali: nel ruolo di Titania Marta Romagna (9 luglio) e Francesca Podini (13 luglio), Antonino Sutera nel ruolo di Oberon, Eris Nezha e Gabriele Corrado nel ruolo del Cavaliere di Titania rispettivamente il 9 e 13 luglio; Puck sarà Maurizio Licitra (9 luglio) e Federico Fresi (13) e Mariafrancesca Garritano sarà Ippolita. Nel ruolo degli amanti, Emanuela Montanari (Elena), Sabrina Brazzo (Ermia), Massimo Dalla Mora (Demetrio), Alessandro Grillo (Lisandro). Il ruolo di Bottom sarà affidato a Matthew Endicott.
Il Sogno balanchiniano e il Balletto della Scala hanno un destino internazionale indissolubilmente legato: con questa pièce la compagnia scaligera ha fatto veramente il giro del mondo e grazie all’allestimento e all’interpretazione dell’ensemble, lo spettacolo è tornato a vivere più splendente e coinvolgente che mai. Grazie alla sapienza e alla genialità di Balanchine, tale da concepire due balletti in uno (il primo atto narrativo in cui si sviluppa la vicenda shakespeariana e il secondo, un lungo divertissement esemplare della più pura tecnica balanchiniana fatta di assoluta musicalità e perfezione geometrica), questo balletto non è un restauro, bensì una rinascita dalla sua prima rappresentazione, avvenuta nel 1962 a New York.
Scandito in due atti e sei scene, Il Sogno balanchiniano vide la luce, infatti, il 17 gennaio 1962 con il décor, e le luci, di David Hays e i costumi di Karinska. Per la confezione, destinata al New York City Ballet, si rese necessaria l’aggiunta di altra musica: tra le ouvertures e musiche di scena sempre di Mendelssohn, il coreografo optò per Athalie, La bella Melusina e Die erste Walpurgisnacht impiegate nel primo atto, per la Sinfonia n°9 e l’ouverture Figlio e straniero destinate invece al secondo. Il soggetto del balletto non si discosta dalla commedia, anche se ci sono cambiamenti ed alcune omissioni come l’assenza della recita Piramo e Tisbe.
Intanto nelle sale ballo del Teatro alla Scala entrano nel vivo anche le prove di Raymonda, l’attesissimo titolo che suggellerà, a partire dall’11 ottobre e fino al 4 novembre, la programmazione della stagione di Balletti 2010 - 2011. In prima assoluta per la compagnia prenderà vita alla Scala l’ultimo grande titolo del glorioso periodo dei balletti imperiali, con un importante lavoro di ricostruzione dalle notazioni coreografiche archiviate a Harvard, dai disegni originali custoditi nel Museo e nella Biblioteca teatrale di San Pietroburgo: l’edizione più vicina a quella che con successo trionfale andò in scena a San Pietroburgo nel 1898.
9 luglio San Guido di Bolgheri Sogno di una notte di emzza estate con il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala
13 luglio Festival Como Città della Musica