La stagione al Teatro Manzoni dedicata all’espressività del corpo che attraversa i generi denominata “Il movimento” prosegue dal 27 al 29 con ”Blind Date” della coreografa Mei Hong Lin. Terzo lavoro presentato all’interno di un cartellone di 8 spettacoli spalmati tra il 3 dicembre e il 7 maggio e che propone le declinazioni del teatro-danza, del nouveau cirque, del mimo,del teatro di figura e del codice accademico.
Come ha precisato Gianni Gualberto, direttore artistico del Teatro di tratta del progetto di una stagione di teatro che ha come protagonista il corpo a scapito della parola. Secondo Gualberto, Milano avrebbe perso nell’ambito della danza contemporanea un peso internazionale. Per questo motivo si sta cercando con questo cartellone, di colmare un vuoto realmente esistente attraverso un ventaglio di proposte che superi la crisi dei linguaggi e che abbia respiro internazionale, nel tentativo di piacere anche alla città e ai numerosi turisti che la frequentano.
"Blind Date"della coreografa Mei Hong Lin, è il lavoro di una artista che è stata allieva prediletta di Pina Bausch. In questa occasione presenta un lavoro di grande impatto non solo coreografico, ma anche emotivo. E' la prima volta che la coreografa di origine taiwanese porta i suoi lavori in Italia. Anche la compagnia The Darmstadt State Theatre Dance Company si esibisce per la prima volta in suolo italiano.
“Blind Date” ci parla della solitudine dell’individuo contemporaneo e della ricerca di una comunicazione più diretta e più vera e del bisogno di instaurare dei rapporti umani più veri. In particolare è la ricerca del partner ideale il sogno che spinge gli esseri umani da tempo immemorabile. Attualmente questo vuoto sembra essere colmato dai servizi di incontri e di chat-room presenti in modo massiccio su Internet.
Senza contare poi tutte le agenzie matrimoniali e di cuori solitari, flirt via SMS Flirt, eventi per single che rappresentano le principali tendenze nella ricerca di un nuovo partner nella moderna società di massa. Ma alla fine tutti conducono a un solo, definitivo risultato: il “blind date”, l'appuntamento al buio! La iniziale comunicazione non verbale nel corteggiamento tra i due sessi e la ricerca del vero amore diventano per Mei Hong Lin il materiale ideale per un vivace e frenetico momento di teatro-danza.
Ecco dunque che nel lavoro messo in scena da Mei Hong Lin vediamo una compagnia di danza che invita lo spettatore a un appuntamento al buio. Cosa succede esattamente quando per la prima volta ci troviamo davanti al possibile partner? Quali sono le strategie dell’arte della seduzione che uomini e donne mettono in campo durante questi incontri? Come noto, l’alfabeto nella comunicazione tra i due sessi è spesso basato sulla non verbalità e questo lo rende un soggetto ideale per uno spettacolo di danza dal ritmo mozzafiato.
In Blind Date, Mei-hong Lin, analizzando le motivazioni che spingono alla continua ricerca di un partner, pone l’accento anche sull’aspetto malinconico di questo tipi di incontri: solitudine, libido, sogni mai realizzati motivano a condividere la vita quotidiana con qualcuno. Spesso, purtroppo, il primo incontro si rivela deludente e la ricerca della felicità perfetta ricomincia.
BLIND DATE con The Darmstadt State Theatre Dance Company coreografia e regia di Mei-hong Lin scene Corina Krisztian-Klenk, costumi Bjanka Ursulov Musiche di Astor Piazolla, James Brown, Rolling Stones e altri.
Teatro Manzoni dal 27 al 29 gennaio