La ricerca di un mondo nuovo, di quelle speranze che una vita dura ha a lungo negato, anima il turbolento viaggio narrato in “Said el Feliz”, opera in lingua francese proposta al grande pubblico con sottotitoli in italiano, in occasione della quarta edizione del Napoli Teatro Festival Italia.
Tutto parte dal Marocco, terra da cui tutti scappano e da cui vogliono allontanarsi anche i protagonisti dello spettacolo: il miraggio di una sistemazione facile, un matrimonio combinato, è la scialuppa di salvataggio di chi dalla vita ha avuto ben poco. La prima tappa è la Spagna; si arriva, poi, in Francia, nel centro di Parigi. Ed anche se tutto sembra risolto e le peripezie vissute ormai appaiono lontane, l’incantesimo si spezza ben presto, riportando i protagonisti ad una dura realtà.
In questo spettacolo si può vedere molto di più di quello che appare: c’è tanta attualità in questo lavoro, ricco di ironia. Negli occhi che si intravedono dalla maschera che indossa il bravissimo attore impegnato nella rappresentazione si riflettono le paure e le speranze di chi quel viaggio lungo e pericoloso lo ha fatto veramente: i migranti di vita e di morte.
Ed è forse solo alla fine del viaggio, quando tutto sembra essere tornato come era all’inizio del percorso, che si capisce il vero significato di quella grossa valigia preparata prima di partire, respinta al momento dell’imbarco, troppo grande per il viaggio della vita, troppo piccola per contenere una vita.
Impreziosisce lo spettacolo il divertentissimo trailer finale, proposto agli spettatori per ricordare i momenti salienti della rappresentazione, quasi ad imprimere nella mente dello spettatore la complessità del viaggio della vita di ognuno di noi.
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