La rassegna di danza “Il movimento” prosegue al Teatro Manzoni di Milano dal 17 al 19 febbraio con la compagnia di danza contemporanea “Imperfect Dancers Company”, nata nel gennaio 2009 con Walter Matteini e Ina Broeckx e dalla fusione con Balletto 90 diretta da Paola Catalani.
Una compagnia formata da 8 danzatori che si vede, si osserva e si pone all'attenzione del pubblico per la sua diversità, perché il suo nome é un gioco ma anche un richiamo all'aspetto più interiore della danza.
"Ognuno di noi inizia con tutti i suoi limiti nella più completa imperfezione. – spiega Walter Matteini - Ogni giorno lavoriamo nel tentativo di raggiungere la perfezione, ma se anche ti avvicini alla perfezione oggi, non potrai mai essere certo di raggiungere lo stesso risultato o migliorarti domani”.
Al Manzoni la compagnia metterà in scena “Butterfly’son” di Stefano Mecenate. Balletto che prende spunto dalla storia di Madame Butterfly raccontata da Giacomo Puccini, per narrare invece quella del bambino divenuto ormai un ragazzo che torna a Nagasaki guidato dal bisogno di ricomporre un mosaico a cui mancano troppi pezzi e del quale vuole comprendere una volta per tutte il disegno.
Butterfly rappresenta certamente, nel panorama delle produzioni pucciniane, un momento particolarmente significativo della esperienza artistica ed umana del grande compositore lucchese. Un’opera alla quale Puccini è stato particolarmente affezionato nonostante il clamoroso “fiasco” della prima scaligera e nella quale ha trasfuso, con una straordinaria dolcezza, una parte della propria identità profonda, quella che, pudicamente, ha sempre tenuto lontano dalla sua immagine pubblica e mondana.
La vicenda della piccola Cio Cio San è nota a tutti perché debba essere riportata per intero; vale la pena, però, soffermarsi sull’epilogo perché da questo parte questa storia che andrete ad ammirare in questa nuova coreografia.
Tradita e delusa da Pinkerton che pretende da lei anche il bambino nato dalla loro unione, Butterfly abbandona il “sogno americano” per ritrovare nella propria “giapponesità” il coraggio di una scelta che le restituisca la dignità ed il rispetto.
“Con onor muore chi non può serbar vita con onore” reca inciso il pugnale con il quale suo padre, obbedendo agli ordini del Mikado, si è dato la morte. E questo onore, Butterfly intende ritrovare dopo aver vissuto, assolutamente in modo unilaterale, il sogno di un amore impossibile tra una geisha e un ufficiale della marina militare statunitense.
Il figlio di tre anni seguirà il padre oltre l’oceano, in quella patria lontana dove lei sognava di andare un giorno: al suo fianco non ci sarà lei, ma un’altra donna, la “vera sposa americana” che Pinkerton si è trovata dopo aver lasciato il porto di Nagasaki.
Lei, con i suoi sogni, le sue delusioni, la sua disperazione, resterà lì regalandosi l’unica libertà possibile, quella della morte. Accanto a lei, come sempre, la fedele Suzuki che ne ha condiviso fin dall’inizio le sorti legandosi al destino di lei fino a quell’estremo momento. Cosa ne è stato di quel bambino sottratto alla cultura e alle tradizioni orientali per trapiantarlo in un’arrogante nazione che mostra i muscoli e declama il credo del benessere e dell’arrivismo? Il balletto dunque racconta del vissuto di questo giovane, di Kate che gli è stata madre o matrigna e di Pinkerton ha avuto tempo e voglia di seguirlo e della carriera che lo ha condotto lontano anche da quella famiglia? E del suo lontano passato, cosa gli è rimasto.Quali evanescenti immagini di quel volto materno che in un disperato gesto d’amore Butterfly gli ha mostrato affinché non lo dimenticasse, sono rimaste in lui? E cosa di quei luoghi e delle persone che li hanno popolati in quel troppo breve squarcio di vita?
Imperfect Dancers Company dal 2009 ha sviluppato contatti che le hanno consentito di esibirsi in importanti Festival e Teatri in Italia e all'estero, raccogliendo ottimi risultati sia di pubblico che di critica. Grazie alla perseveranza e al lavoro costante sono state intraprese importanti collaborazioni con artisti provenienti da diverse realtà italiane e straniere quali i coreografi Olaf Schmidt, Club Guy & Roni, Claude Brumachon, Ione San Martin, il fotografo Paolo Porto, il visual artist Paul Gordon Emerson ed altri ancora.
Ha inoltre avuto importanti commissioni da rinomati Festival e Teatri in Italia e all'estero quali il Festival di Danse de Cannes, il Petruzzelli di Bari.
AL TEATRO MANZONI DAL 17 AL 19 FEBBRAIO 2014
ORARI: lun-mer ore 20,45
BIGLIETTO: poltronissima € 25,00 - poltrona € 16,00