Teatro

La danza multimediale di Ezralow arriva agli Arcimboldi con 'Open'

La danza multimediale di Ezralow arriva agli Arcimboldi con 'Open'

Dopo quattro anni di assenza dai palcoscenici italiani, e dopo il debutto dello scorso 16 novembre a Civitanova Marche, arriva al Teatro degli Arcimboldi di Milano con il suo nuovo spettacolo intitolato “Open” Daniel Ezrlalow, celebre ballerino, coreografo e perfomer, uno dei fondatori dei Momix e degli Iso (I’m so Optimistic).
Artista eclettico ha rivoluzionato soprattutto negli anni Novanta il linguaggio della danza, introducendo le tecniche multimediali elaborando creazioni originali, fantasiose e piene di creatività. Dopo una breve parentesi televisiva ( per qualche anno ha creato le coreografie per lo show di Maria De Filippi “Amici”, ma anche quelle di Fiorello e Adriano Celentano oltre che essere stato il coreografo ufficiale dell’ultimo Sanremo) presenta la sua compagnia DEConstructions Dance Company formata da ballerini internazionali di varia estrazione, che danzeranno in uno spettacolo scritto diretto e coreografato dallo stesso Ezralow e da Arabella Holzbog.

Interessato da sempre all’arte, al design e alla cultura, la sua idea di danza è legata sì alla grande preparazione atletica e virtuosistica dei ballerini, ma anche e soprattutto al desiderio di stupire, di superare i limiti del corpo, attraverso l’utilizzazione delle tecnologie visive, ma anche l’uso di oggetti scenografici e costumi originali che condizionano il movimento, rendendolo sempre più difficile.


Ecco dunque che i ballerini, grazie ad uso speciale di luci, video e schermi di proiezione, appaiono e scompaiono davanti agli occhi degli spettatori, ballano dal vivo per poi subito dopo continuare la loro danza in forma virtuale, mentre la loro immagine appare proiettata su grandi schermi. Un mix dunque di cinema, televisione, teatro e musica che tiene l’attenzione dello spettatore continuamente all’erta, impedendogli di adagiarsi sulla poltrona, e facendolo partecipare attivamente alla perfomance.


“Open” segue lo schema al quale  il coreografo ci ha solitamente abituati, presentando una serie di quadri che parlano ironicamente della vita di tutti i giorni, creando situazioni surreali, esasperando le azioni quotidiane e portandole all’eccesso, il tutto con ironia e divertimento, ma anche con poesia e raffinatezza. Uno spettacolo “aperto” dunque dove gli stili si incrociano e la danza contemporanea si fonde con quella classica e con  il modern jazz, come anche la musica classica si incontra con quella moderna, dando vita ad una serie di flash continui che trasportano il pubblico da un mondo all’altro attraverso un vocabolario espressivo che diverte ma nello stesso tempo fa riflettere.


Dance to classical music, that is accessible, fun and creative. Touching on family, providing joy and breaking through” scrive lo stesso Ezralow a proposito del suo balletto. "La musica classica è nuova, perché oggi pochi la ascoltano - ha commentato il coreografo in sede di presentazione -reinventare è una parte importantissima della creazione artistica".
Presto spiegato anche il titolo dello spettacolo: "Un proverbio talmudico - argomenta - dice che fra un cuore intero e uno spezzato è meglio quello spezzato, perché dalle fessure si intravede la luce: questo è il significato di 'Open', uno spettacolo sull'apertura e sul risveglio".
Fra i temi portanti del balletto anche l'ecologia: "mescoliamo Beethoven con i canti delle balene – ha precisato l’artista a proposito del suo balletto - Chopin con il frinire dei grilli.


E non a caso i suoi otto danzatori  hanno talenti diversi e provengono da vari stili, dalla danza classica alla moderna dalla ginnastica alla street dance.
Il percorso professionale di Daniel Ezralow parte da quando era ballerino professionista nella compagnia di Paul Taylor e dopo i Momix e gli Iso ha creato coreografie anche per The Paris Opera Ballet, Hubbard Street Dance Chicago e Batsheva. Il suo spettacolo intitolato “Mandala” andato in scena dal 1999 al 2002 è stato rappresentato in tutto il mondo ed è stato recensito come il lavoro di “un genio moderno”. Ha lavorato anche per il cinema nel recente “Across the Universe” film musical di Julie Taymoir  e in “Spiderman – turn off the dark” diretto da Julie Taymor con musiche di Bono e The Edge.

Open, Teatro degli Arcimboldi viale dell’Innovazione 20- Milano
Venerdì 18 gennaio ore 21
Sabato 19 gennaio ore 16 e ore 21
Domenica 20 gennaio ore 16