Teatro

La nuova scommessa del Teatro PimOff inizia con la danza di Giorgio Rossi

La nuova scommessa del Teatro PimOff inizia con la danza di Giorgio Rossi

 

Una impresa coraggiosa, in tempi di crisi, ma sicuramente di grande impatto per una città come Milano, che vuole ancora puntare sulla cultura. Barbara Toma, 38 giovane direttrice artistica del Teatro PimOff di via Selvenesco a Milano, ha creato in pochi anni un punto di riferimento per la danza e il teatri di ricerca in Italia.

La nuova stagione 2012-2013 punta su quattro temi fondamentali: condivisione, formazione, possibilità e presa di coscienza. Tutto ruota intorno ad una domanda: “Che cosa me ne faccio del Teatro?”. Più che una domanda vuole essere una provocazione o meglio un invito ad operatori, artisti e pubblico a riflettere insieme sul futuro del teatro. La nuova stagione di danza propone grandi nomi affiancati anche da giovani talenti e apre il 2013 con un grande nome, ovvero quello di Giorgio Rossi, cofondatore nel 1984 della compagnia Sosta Palmizi, gruppo storico protagonista della danza contemporanea italiana per il quale, in venticinque anni di attività, hanno lavorato oltre 300 danzatori.

Giorgio Rossi sarà infatti coreografo e interprete di “Alma”, uno spettacolo che partendo da alcuni testi poetici e letterari tocca sentimenti forti come l’amore, la solitudine e la sensazione della morte. Rossi ha avuto una formazione artistica che lo vede accanto a grandi maestri quali Kantor, Peter Brook, Pina Bausch e Carolin Carlson e attualmente è docente presso l’Accademia internazionale d’arte drammatica “Vittorio Gassman”.
“Il lavoro verte sul contrasto che è in noi – spiega il coreografo – e sul desiderio di reagire a questa inesorabile condizione. Quando mi chiedono che genere di danza faccio, la risposta è sempre lunga e termina comunque con l’invito a venire a vedere, sentire e percepire l’evento. Il teatro poetico del movimento è una definizione che può avvicinarsi a ciò che tento di fare in scena”.

Non a caso  PimOff intende promuovere la danza e il teatro di ricerca come strumento indispensabile per la nostra cultura e la formazione della nostra vita anche perché agevolando lo studio, il pensiero critico, la creatività e la ricerca si genera cultura.

“Penso al teatro come a una scatola magica che offre possibilità di ricerca, di studio di sperimentazione – spiega la direttrice artistica di PimOff Barbara Toma – un luogo che protegge gli artisti, un punto di ritrovo, rifugio per curiosi e punto di riferimento per i professionisti del settore.. Vedo danzatori lasciati in balia di se stessi e costretti ad organizzarsi da soli per continuare a formarsi e a lavorare. Vedo giovani autori che non hanno un luogo dove poter sperimentare senza essere giudicati, dove poter intraprendere un processo creativo senza necessariamente dover essere giudicati o pretendere un risultato. Si va a teatro per ritrovare qualcosa di noi stessi – spiega ancora la direttrice artistica – e così ho pensato a duna stagione che potesse costantemente metterci a confronto con il senso del vivere. Perché farebbe bene a tutti danzare, calcare la scena una volta nella vita, imparare ad avere il coraggio di mettersi a nudo per poi riconoscersi a e farsi riconoscere. Perché, per esempio, farebbe bene a chiunque ascoltare Pippo Delbono quando racconta il suo teatro, o vedere un suo spettacolo o un suo film”.

Si parte dunque il 27 e il 28 gennaio alle ore 20.45 al Teatro PimOff di via Selvenasco con “Alma” di Giorgio Rossi su musiche di Fabrizio de Andrè, Death in Vegas, John Oswald e King Krimson mentre i testi a cui la coreografia si ispira sono di Cesare Pavese, Pablo Neruda, Alda Merini e dello stesso Giorgio Rossi.
Alle ore 20 è previsto un aperitivo offerto dal teatro mentre nella stessa giornata di domenica Giorgio Rossi terrà una masterclass per professionisti.

Nutrito quindi il cartellone di danza e teatro organizzato fino alla fine di maggio.
Per la danza il 24 e il 25 febbraio la Compagnia Zappalà Danza propone una prima milanese intitolata. “Pre-testo 1:naufragio con spettatore”, mentre il 24 e il 25 febbraio Baek presenta in prima nazionale “Fade” e a seguire “Nothing for body”.
La Compagnia Abbondanza Bertoni è di scena il 7 e l’8 aprile con “Le fumatrici di pecore” mentre il 29 aprile il teatro organizza “Palco aperto danza”, secondo appuntamento offerto dagli artisti lombardi per mostrare un estratto del proprio lavoro o uno studio per un lavoro in divenire a un pubblico di addetti ai lavori e non invitato a partecipare attivamente dando il proprio parere e aiutando i coreografi a ragionare sui lavori proposti. A conclusione di ogni serata verrà selezionato un coreografo invitato a d usufruire di una residenza artistica di nove giorni presso il teatro.
Per concludere il 26 e 27 maggio Simon Tanguy presenta “Gerro, Minos & Him”.

Per quanto riguarda il cartellone teatrale e cinematografico il 9-10 e 11 febbraio Daria Deflorian e Antonio Tagliarini presentano “Reality”, il 9-10-11 marzo “Lucido” di Costanzo e Rustioni e il 12 e 13 maggio il Teatrino Clandestino mette in scena “Civile” mentre a conclusione del cartellone dal 7 al 10 giugno PiM Spazio Scenico mette in scena “Melodia per una nota sola”.
Molti gli incontri previsti tra cui quello con Pippo Delbono il 17 marzo alle ore 19 al quale farà seguito la proiezione dei film “Amore Carne e Grido”.

Teatro PimOff via Selvenasco 27 e 28 gennaio ore 20.45 
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