La vergogna. È questo il tema attorno al quale ruota Lap-Shame. Uno spettacolo scritto da Vieri Franchini Stappo che, dal 10 al 14 febbraio al Piccolo Teatro Campo d’Arte, dirige Anita Zagaria unica protagonista in scena.
La vergogna come sentimento eternamente presente nella vita dell’uomo che lo porta a scegliere una direzione piuttosto che un’altra. La vergogna, talmente radicata in ogni essere umano da far pensare che nasca con l’uomo stesso, che stia nella sua psiche al pari dell’ amore, della paura, della rabbia o della felicità. È proprio la vergogna a condizionare la vita della protagonista.
Rosa passerà ad indagare il suo corpo dagli imbarazzi dell’infanzia, attraverso i turbamenti sessuali, alla pensione anticipata a causa della sua età, fino alla pazzia. Il senso di vergogna, che la accompagna da sempre, ha represso in lei le varie possibilità espressive condizionando i suoi comportamenti per l’intera esistenza.
Man mano che il racconto della donna va avanti, le pareti del palcoscenico illuminandosi si trasformano e cambiano di significato, come i pali della lap-dance, che divengono sbarre della stanza di contenzione nella quale Rosa si trova.
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