Teatro

Mac Gregor chiude con "Far" la stagione "lnDanza" al Sociale

Mac Gregor chiude con "Far" la stagione "lnDanza" al Sociale

L’ultimo appuntamento per la Stagione InDanza 2010/2011 é con le coreografie di Wayne McGregor che assieme alla sua compagnia Random Dance porta in scena “Far” al Teatro Sociale martedì  29 marzo alle ore 20,30.

“Far”in inglese significa lontano, ulteriore rimando ai passi compiuti dalla scienza in tre secoli e alla strada ancora da compiere per risolvere l’eterno mistero del legame tra spirito e carne.
“C’è ancora tanto di sconosciuto – dichiara il coreografo – riguardo al cervello e la sua connessione con il corpo, a tutt’oggi inspiegabile. E’ molto utile capire che cosa ci ispira a fare le cose che facciamo”.

“Se c’è un artista – scrive The Times – che definisce il nostro decennio, questo è Wayne McGregor”. Danzatore, coreografo, autore appassionato di nuove tecnologie e computer, neuroscienze e psicologia, Wayne McGregor, con la sua visione distonica del corpo che corrisponde al mondo frammentato e disfunzionale in cui viviamo, ha indubbiamente rimodellato la scena contemporanea. Coreografo severo e rigoroso, ma indubbiamente eclettico, McGregor non si sottrae a nuove sfide ed esperienze.
Certo, la sua passione resta l’indagine dell’intelligenza cinestetica, la relazione tra cervello e movimento, la connessione tra l’ispirazione al moto e la realtà del farlo, condotta al fianco di un team di scienziati cognitivisti dell’Università di Cambridge con i quali collabora ormai da un sette anni.

Con il nuovo “Far” si spinge oltre, domandandosi come migliorare la comprensione di ciò che accade durante il processo compositivo e quali strumenti fornire ai danzatori per sviluppare la loro immaginazione. Domande che richiedono una approfondita investigazione in sala prove e una partecipazione attiva da parte dei danzatori. Lo stesso sforzo di pensiero che ha accumunato medici e filosofi agli albori dell’Illuminismo.
In “Far” McGregor è coadiuvato da un gruppo di eccellenti artisti multidisciplinari che annovera la superstar australiana della musica elettronica Ben Frost, il collettivo rAndom International per le installazioni visive e la fedele light designer Lucy Carter.
Il lavoro – che ha debuttato al Sadler’s Wells in autunno - ha inevitabilmente spaccato in due la critica: futuristi e passatisti non sono mai andati d’accordo. Del resto si sa, con McGregor servono uno occhio nuovo, una mente con body scanner e una forte propensione al futuro. Solo così il piacere della sua danza diviene totale.

La sua ricerca ha affascinato persino il classicissimo Royal Ballet che a sorpresa nel 2006 lo nomina “coreografo residente dell’ensemble”, il primo in sedici anni e l’unico proveniente dall’ambito della danza contemporanea. Corteggiato dal mainstream internazionale, McGregor crea per il New York City Ballet, lo Stuttgarter Ballett, l’Opéra de Paris, l’Australian Ballet, l’English National Ballet, il Nederlands Dans Theater e per il Bolshoi di Mosca. Insignito nel gennaio di quest’anno dell’onorificenza di Commander of the Order of the British Empire, McGregor ha ricevuto premi e riconoscimenti dalla critica internazionale, tra cui il Prix Benois per la Danse, il Critics Circle Award e in Italia, il Premio Danza&Danza per Entità.

Stagione InDanza, Teatro Sociale Martedì 29 marzo 2011 ore 20.30