Ad aprire la nuova stagione di prosa del Teatro Comunale di Monfalcone, martedì 30 e mercoledì 31 ottobre alle ore 20.45, è lo spettacolo Maldobrie. Storie di mare e di terra ambientate nelle “vecchie province”, Le Maldobrie nascono dalla penna di Lino Carpinteri e Mariano Faraguna e rievocano i tempi in cui molte delle coste adriatiche facevano parte dell’Impero austro-ungarico.
A otto anni di distanza dall’allestimento dell’ultimo testo di Carpinteri e Faraguna, Cosa dirà la gente?, La Contrada - Teatro Stabile di Trieste propone una nuova edizione ispirata alle celebri Maldobrie che dopo tanto tempo – la prima edizione è del 1970 – mantengono del tutto inalterata la loro verve comica.
A dirigere questo divertente percorso drammaturgico, che intreccia alle popolari “maldobrie” alcuni brillanti intermezzi con musiche e canzoni eseguite dal vivo, è Francesco Macedonio, direttore artistico della Contrada e acclamato regista di tutte le opere di Carpinteri e Faraguna.
Lo spettacolo si affida alle corde recitative di due degli interpreti “storici” di questi testi, Ariella Reggio e Gianfranco Saletta, in scena a capitanare i bravi attori della compagnia stabile della Contrada, nonché alcuni giovani attori dell’Accademia Teatrale “Città di Trieste”.
Fondatori del settimanale satirico “La Cittadella”, Carpinteri e Faraguna pubblicano a partire dal 1966 i sei libri delle Maldobrie, creano la seguitissima trasmissione radiofonica “Il Campanon” per la RAI del Friuli Venezia Giulia e adattano per le scene la fortunata trilogia costituita da Le Maldobrie (1970), Noi delle vecchie province (1972) e L’Austria era un paese ordinato (1974), tutte opere rappresentate dal Teatro Stabile regionale. Il grande successo della “trilogia” è legato anche alla sapiente regia di Francesco Macedonio e all’interpretazione di Lino Savorani e di quel gruppo di attori che sarebbe andato a costituire in seguito la compagnia della Contrada: Orazio Bobbio, Ariella Reggio, Lidia Braico, Mimmo Lo Vecchio, Gianfranco Saletta, Riccardo Canali.
Seguono poi altri fortunati testi teatrali in dialetto triestino, tutti messi in scena dalla Contrada, fra cui Due paia di calze di seta di Vienna, Un biglietto da mille corone, Marinaresca, Co’ ierimo putei.
Le commedie di Carpinteri e Faraguna sono composte da scenette definite, appunto, “maldobrìe”, termine di origine croata composto dalle parole “malo” (poco di buono, cattivo) e “dobro” (buono), per indicare delle “birbonate”, degli scherzi bonari ma arguti.
Con queste opere Carpinteri e Faraguna hanno saputo rievocare un mondo che affonda le radici nella Trieste – e nel suo entroterra – dei primi decenni del ‘900. Hanno inventato una parlata “della memoria”, mai realmente esistita, che abbraccia i vari linguaggi mescolatisi nel corso dei secoli nelle terre della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia. E hanno portato sulla scena una galleria di figure tipiche di queste regioni: dal comandante marittimo alla popolana, dal piccolo borghese alla dama nobile.
Mercoledì 31 ottobre, alle ore 19.00, nel Foyer del Teatro, Ariella Reggio, Francesco Macedonio e Walter Chendi (autore di Maldobrie a fumetti) incontrano il pubblico; conduce l'incontro Paolo Quazzolo; l’incontro, realizzato in collaborazione con l’Associazione “Per il Teatro di Monfalcone”, è ad ingresso libero.
A corredo dello spettacolo è inoltre allestita presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, fino al 4 novembre, la mostra Il teatro di Dodo – Omaggio a Sergio D’Osmo. Curata dal Civico Museo Teatrale “C. Schmidl” di Trieste, la mostra è un omaggio al grande scenografo e uomo di teatro scomparso lo scorso maggio. Questo l’orario di apertura: da martedì a venerdì, ore 16-19; festivi e prefestivi, ore 10-13 e 16-19; l’ingresso è libero.
I biglietti per lo spettacolo sono in vendita presso: Biglietteria del Teatro Comunale (tel. 0481 494 664, da lunedì a sabato, ore 17-19), Agenzia Ticketpoint di Trieste, Libreria Antonini di Gorizia, ERT di Udine e on line sul sito www.greenticket.it.