Marco Lorenzi, dopo il successo riscosso con "Gl'Innamorati" di Carlo Goldoni, dirige "L'albergo del libero scambio", di Georges Feydeau, traduzione e adattamento di Davide Carnevali. Lo spettacolo debutta in prima nazionale al Teatro Gobetti, all'interno della stagione dello Stabile di Torino
L’albergo del libero scambio, splendido esempio di commedia degli equivoci, è uno dei grandi testi del teatro comico: si racconta che al suo debutto, nel 1894, le risate del pubblico erano così fragorose da rendere incomprensibili le battute degli attori durante buona parte del II atto. La trama si regge sui tentativi di seduzione di un marito insoddisfatto ai danni della moglie dell’amico, che, dal tipico salotto borghese, si spostano ben presto nelle stanze e nei corridoi di un albergo.
Si tratta di uno dei capolavori di Georges Feydeau, uno dei più grandi autori francesi: vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, capace di una scrittura pungente e sfacciata, si è distinto per l'abilità con cui ha messo a nudo i difetti della società del tempo. Dopo aver risollevato le sorti del vaudeville,è diventato uno degli autori più in voga della Belle Époque: scambi di persona, situazioni strampalate, personaggi animati da una ridicola pulsione per il piacere e la ricchezza, sono le pedine di un gioco teatrale che sbeffeggia la borghesia e le sue aspirazioni più vanesie.
Dirige lo spettacolo Marco Lorenzi (classe 1983), formatosi alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, che torna in scena dopo il grande successo de Gl’Innamorati di Carlo Goldoni.
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, sarà replicato al Teatro Gobetti fino a domenica 20 dicembre.