Teatro

Nuova produzione de LaCittadelTeatro di Cascina(PI)

Nuova produzione de LaCittadelTeatro di Cascina(PI)

La nuova produzione di Alessandro Garzella su due opere brevi di Beniamino Joppolo, sarà in scena fino alla fine di marzo in toscana UN GRIDO D'ALLARME, è una creazione di teatro contemporaneo della Città del Teatro che mette in scena due atti unici di Beniamino Joppolo, un artista visionario, che visse le risonanze dell'espressionismo tedesco e del surrealismo francese, mescolando ad essi la traiettoria antica di una matrice mediterranea cruda e solare. I due atti unici che compongono UN GRIDO D'ALLARME sono UNA VISITA e L'ACQUA SI DIVERTE AD UCCIDERE. La prima nazionale di UN GRIDO D'ALLARME sarà il 16 marzo al Teatro Comunale Corsini di Barberino di Mugello per una tournée che proseguirà sabato 17 marzo ore 21.00 Teatro P. Mascagni Chiusi (SI) domenica 18 marzo ore 21.15 Teatro degli Unanimi Arcidosso (GR) martedì 20 marzo ore 21.00 Teatro Rossini Pontasserchio (PI) mercoledì 21 marzo ore 21.00 Teatro Roma Castagneto Carducci (LI) giovedì 22 marzo ore 21.15 Teatro Verdi Santa Croce sull'Arno (PI) venerdì 23 marzo ore 21.15 Teatro Comunale Niccolini San Casciano Val di Pesa (FI) sabato 24 marzo ore 21.15 Teatro dei Concordi Campiglia Marittima (LI) UN GRIDO D'ALLARME creazione su due opere brevi di Beniamino Joppolo Una visita ideazione e messa in scena Antonio Alveario e Alessandro Garzella L'acqua si diverte a uccidere messa in scena di Alessandro Garzella due atti unici di Beniamino Joppolo elaborazione drammaturgica de L'acqua si diverte a uccidere Anna Barsotti con Serena Barone, Roberto Burgio, Antonietta Carbonetti, Giacomo Civiletti e Isabella Ragonese scene e costumi Rosanna Monti ideazione sonora Virginio Liberti luci Giuliano De Martini e Fabio Giommarelli costruzioni e movimenti scenici Luigi Di Giorno Una visita (2005) Due misteriosi ospiti sono attesi al banchetto di una ricorrenza familiare. I preparativi creano una strana agitazione, fermenti di eccitati brusii tra persiane socchiuse sui bagliori estivi di una calda giornata siciliana. L'arrivo degli invitati da subito assume i connotati della beffa. L'atmosfera, da prima accomodante e cordiale, si fa ansiosa, poi quasi violenta, per l'invadenza dei due ospiti che, con insistenza e allucinata allegria, cominciano a riesumare ricordi: oggetti, abiti e vecchie foto. In un continuo andirivieni di scale e stanze nascoste, l'ordine delle cose viene stravolto nel difficile recupero di un passato dimenticato, per ritrovarsi, alla fine, nel rituale di un banchetto dove risuonano echi di lontananze e sapori di cibi antichi. Viaggio nelle alterazioni della memoria: un ricevimento, balletto tra vivi e morti, carosello di ironia, poesia e disperazione. Con il desiderio di difendere ricordi e senso della memoria, grazie alla assoluta vitalità della nostalghia che, potente, lega passato presente e futuro. L'acqua si diverte a uccidere (2006) Quando si è vecchi talvolta accade che, ripercorrendo le memorie del proprio passato, le ingiustizie e i rancori rendano inaccettabile ogni idea di futuro. Spesso, da vecchi, succede di lasciarsi morire, passando il testimone alle generazioni future. Ma, a volte, succede invece che un'improvvisa follia, o una forma paradossale di saggezza, travolga la normalità delle cose, trascinando un'intera comunità verso l'eutanasia. Forse per l'impossibilità di immaginare una qualsiasi forma di riscatto. Pioggia scrosciante, diluvio che invade emozioni e pensieri, suggerendo esodi leggendari in altri mondi: e' un grido d'allarme, gesto di vigliaccheria o d'eroismo che allude ad alcune cronache del nostro millennio. L'acqua si diverte a uccidere è una sorta di preghiera teatrale laica, una supplica sull'urgenza di avvicinare la nostra vita alla semplicità, cercando quella "luce cosmica" che, come una sostanza sottile di energia, unisce tutti noi alla universalità della natura.