Si intitola “Otto. Memorie di un sognatore” lo spettacolo in scena il prossimo 8 aprile al “Caffeteatro” di Verghera di Samarate in provincia di Varese, uno degli spazi storici del cabaret e del teatro comico italiano dove si sono esibiti più di duecento artisti tra i più noti del panorama italiano, da Franca Valeri a Luciana Littizzetto, da Paolo Rossi a Claudio Bisio, da Felice Andreasi ad Antonio Albanese.
Lo spettacolo, nasce dall’incontro artistico e umano di quattro persone, ovvero Gaia Baggio attrice e regista dello spettacolo (direttrice dello spazio Har Baje Teatro di via Zuretti a Milano), Gianluca Scaltrito anche lui attore e regista, Marco Marzaioli che ne è l’interprete e Ottavio Baggio, autore del testo. Lo spettacolo replicherà in diversi spazi teatrali nel mese di aprile. Il 13 e il 14 sarà al “Teatro off domani” di Bresso, mentre il 19 aprile debutterà in Francia al “Theatre du Bonheur” di Parigi.
La scrittura drammaturgia di questo monologo inizia nel novembre del 2011 e nasce dall’esigenza di Gaia Baggio di trasformare le poesie e i diari di su zio Ottavio Baggio, in uno spettacolo teatrale che vuole essere la parabola drammatica di un giovane uomo la cui vita è stata toccata dalla malattia mentale. Un’anima dunque che non riesce a scendere a compromessi con la realtà, trovando respiro solamente in un mondo intellettuale fatto di libri, poesia e musica.
“Per raccontare questa storia abbiamo scelto un luogo neutro – spiega la regista Gaia Baggio che ha scritto il testo in collaborazione con il drammaturgo Gianluca Scaltrito – una piattaforma bianca di un metro per due e una sedia dove agisce l’attore Marco Marzaioli, diplomatosi anche lui insieme a me alla School after thetare (russian academy of thetare arts) Gitis diretta da Jurij Alschitz. Abbiamo scelto un tipo di recitazione che si declina sul “piccolo” e “delicato”, il movimento è curato in ogni singola azione e nulla è lasciato al caso. La pausa diventa un momento fondamentale per far risuonare le parole”.
“Otto. Memorie di un sognatore”vuole dunque essere la parabola di un uomo, un artista e un sognatore. Una vita breve e sofferta alla ricerca della bellezza, vissuta sul limite di realtà e irrealtà. Un racconto che si interroga anche sul significato della malattia, cercando di individuarne la sua origine. E’ radicata nella società moderna che sempre più si è disumanizzata, oppure nell’uomo, nel ragazzo e nel bambino che non si riconosce in essa? Qual è il limite tra la vita e la morte? A quale compromesso è necessario scendere per sopravvivere e quali sono le ragioni che portano a scegliere di andarsene verso altri mondi e nuove dimensioni?
Un monologo per un solo attore, ma anche un dialogo con la “Vita”, il viaggio di un eterno bambino che ha scelto di non perdere mai l’innocenza.
“Talvolta in caratteri assetati di attività, di vita immediata, di realtà – scriveva Dostoevskij – ma deboli, femminei, delicati, nasce pian piano quella che si chiama tendenza alla fantasticheria e l’uomo finisce col diventare non più un uomo, bensì uno strano essere di genere neutro: il sognatore….”
8 APRILE 2013, ore 21.30, Verghera di Samarate(VA), “CAFFETEATRO”
https://www.caffeteatro.com/
13 APRILE, ore 21.00, Bresso (MI), “TEATRO OFF DOMANI”
https://www.bresso.net/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1792
14 APRILE, ore 16.00, Bresso (MI), “TEATRO OFF DOMANI”
https://www.bresso.net/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1792
19 APRILE, ore 21.00, Parìs (France), “THEATRE DU BONHEUR”
https://www.theatredubonheur.com/