Arriva a Foggia l'attesissimo Caravaggio di Vittorio Sgarbi; a Bisceglie va in scena l'inedita coppia Paiato-Scommegna in Due donne che ballano. Ed ancora, la tournée pugliese del "Giovane Montalbano", il calore partenopeo di Serena Autieri protagonista de La Sciantosa al Mercadante dAltamura. Torna Preziosi con il suo Don Giovanni, al Verdi di San Severo
Prenderà il via martedì 23 febbraio, al Teatro Comunale di Nardò, la tournée pugliese di Michele Riondino - il giovane Montalbano - protagonista di un classico teatrale, Euridice e Orfeo, rielaborato da Valeria Parrella e diretto da Davide Iodice. Una rilettura in chiave contemporanea del mito Ovidiano su Amore e Morte, vita e distacco. Seguiamo la vicenda dei due sfortunati amanti e il percorso per l’elaborazione del lutto, ma il viaggio di Orfeo nell’Ade alla ricerca dell’amata assume il significato di un viaggio alla ricerca della consapevolezza di sé e Euridice diventa la vera protagonista e chiave di volta della struggente vicenda, da qui la scelta dell’autrice di invertire i nomi del titolo originario. Dopo Nardò, lo spettacolo andrà in scena mercoledì 24 a Santeramo in Colle al Teatro Il Saltimbanco; giovedì 25 a Manfredonia al Teatro Lucio Dalla; venerdì 26 a Gioia del Colle al Teatro Rossini; sabato 27 a Corato al Teatro Comunale; domenica 28 a Bitonto al Teatro Traetta.
Giovedì 25, al Teatro Garibaldi di Bisceglie, due autentiche stelle della scena teatrale italiana, Maria Paiato e Arianna Scommegna, recitano per la prima volta insieme nello spettacolo Due donne che ballano, dello spagnolo Josep Maria Benet i Jornet, con la regia di Veronica Cruciani. Una donna anziana e la sua badante si incontrano e si scontrano e insieme ballano la danza dell’esistenza, dura e difficile. Pur detestandosi impareranno a trovare conforto l’una nell’altra, per sostenere il peso della reciproche solitudine.
Sempre il 25 febbraio, al Teatro Sala Margherita di Putignano va in scena lo spettacolo 2 ma non 2, della Compagnia del Sole. La piéce è tratta dalla novella “O di uno o di nessuno” di Luigi Pirandello, adattamento regia e costumi a cura di Marinella Anaclerio, con Antonella Carone, Simone Càstano, Antonio Marzolla, Dino Parrotta. Due uomini e una donna, il più classico dei triangoli, amici e concordi, ecco la stranezza, ma cosa succede se la donna rimane incinta e ammette di non sapere chi sia il padre?
Il 26 febbraio al Teatro Comunale di Novoli (Le) va in scena Amleto Fx, di e con Gabriele Paolocà. Il dramma shakespeariano è reinterpretato in chiave moderna e originale; l’Amleto di Paolocà va su facebook, soffre per la morte del padre e preferisce la solitudine della sua camera all’inedia dei giorni nostri. Un’indagine sulla moda del deprimersi dei nostri tempi in uno spettacolo esilarante.
Sempre il 26 febbraio, al Teatro Fasano di Taviano (Lecce) e il 27 al Teatro Domenico Modugno di Aradeo (Lecce) va in scena Caligola, un riadattamento dell’opera teatrale di Camus, reinterpretata dalla Compagnia Salvatore Della Villa, che ne cura anche la regia. L’imperatore Caligola, dopo la morte dell’amata Drusilla, si rifugia nell’unica cosa che gli resta: il potere. E lo esercita in modo spietato e delirante. Il paradigma dell’uomo perduto attraverso cui si esprime e opera tutta la banalità del male.
Il 26 e il 27 febbraio arriva al Teatro Giordano di Foggia l’attesissimo Caravaggio di e con Vittorio Sgarbi, prodotto dalla Promo Music. Il celebre critico d’arte condurrà il pubblico alla scoperta dell’opera rivoluzionaria e della vita tormentata di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, mettendo in evidenza come un artista del passato possa essere riscoperto soltanto nell’epoca che è in grado di comprenderlo. E così il pittore lombardo, vissuto a cavallo tra Cinquecento e Seicento, può diventare interprete delle tormentate emozioni della nostra epoca. Lo spettacolo è accompagnato dalla musica di Valentino Corvino e dalle immagini delle opere più rappresentative del pittore curate dal visual artist Tommaso Arosio.
Sempre a Foggia, nel week end del 27 e del 28, il palco indipendente del Teatro dei Limoni propone lo spettacolo Mumble Mumble, confessioni di un orfano d’arte. Un racconto in tre tempi in cui Emanuele Salce narra, in maniera intima, ironica e dissacrante, due funerali. Nel primo, quello di suo padre Luciano, nel secondo quello di Vittorio Gassman, marito di sua madre, e nel terzo quello metaforico, il suo. In scena con lui, Paolo Giommarelli, che firma anche la regia dello spettacolo.
Il 26 febbraio al Teatro Verdi San Severo arriva il Don Giovanni di e con Alessandro Preziosi. Il celebre donnaiolo nato dalla penna di Molière rivive in questo originale adattamento dell’opera. Cinico e superficiale, Don Giovanni non è soltanto un banale donnaiolo, ma un uomo che attraverso la costante ricerca di affermazione del proprio Io, incarna e rivela tutti i difetti di una società vuota e senza duraturi valori morali.
Sabato 27, al teatro Angioino di Mola di Bari va in scena la Compagnia Calandra con Meglio sepolto che vivo, il tragicomico viaggio immaginario nelle sperdute campagne salentine di due sprovveduti becchini con cadavere al seguito. Tratto da un racconto di Joel Egloff, il riadattamento di Giuseppe Miggiano gioca ironicamente con i toni noir della morte, a suon di blues. In un grigio paesello della campagna salentina, di un’estate di non si sa quando, non accade nulla. Proprio nulla. Una noia mortale, anzi neanche quella. Perché a Scogliano, o Scoglianò qual dir si voglia, non si muore neanche più. E l’unica agenzia funebre del paese, la Cazzato & figlio, muore anch'essa d’inedia, finchè una morte improvvisa non li costringerà a rispolverare gli abiti del mestiere e a rimettersi alla guida di uno sgangherato carro funebre.
Non soltanto prosa ma anche musica questo fine settimana a teatro. Sabato 27, al Mercadante di Altamura, Serena Autieri è Elvira Donnarumma detta "'a capinera napulitana", regina indiscussa dei cafè chantant d'inizio 900. Ne La Sciantosa, spettacolo scritto da Vincenzo Incenzo e diretto da Gino Landi, la Autieri reinterpreta il repertorio della canzone napoletana a cavallo tra due secoli, facendo rivivere al pubblico le atmosfere del teatro varietà e caffè concerto della Napoli della Belle Epoque.