Teatro

'Raymonda', il kolossal della danza russa alla Scala dall'11 ottobre

'Raymonda', il kolossal della danza russa alla Scala dall'11 ottobre

“Il progetto più importante degli ultimi tre anni”, così il direttore del Corpo di Ballo della Scala Makhar Vaziev ha definito "Raymonda" l’ultima produzione che conclude, a partire dall’11 ottobre con repliche fino al prossimo 4 novembre, il cartellone della Stagione di Balletto del Teatro alla Scala di Milano. Una impresa titanica, un lavoro gigantesco con alle spalle un anno e mezzo di preparazione e due mesi di prove (solo la Scala può permetterselo in questo momento) che vede impegnati insieme al Corpo di Ballo 70 allievi della Scuola di Ballo diretta da Frederic Olivieri e 50 comparse, oltre ai tecnici e alle maestranze del Laboratorio Ansaldo che hanno ricostruito fedelmente le scene che prevedono quattro cambiamenti e i costumi, più di 500.

Un lavoro filologico curato dalla coppia russa formata da Sergej Vikharev e Pavel Gershenzon i quali hanno spulciato tutti gli archivi esistenti a San Pietroburgo, per ricostruire il più fedelmente possibile la storica coreografia di Marius Petipa andata in scena all’epoca degli zar nella Pietroburgo del 1898 , al Teatro Mariinskij.

“Sarebbe inopportuno dire che è andato sinora tutto bene – ha proseguito ancora Vaziev – E’ chiaro che alcune difficoltà ci sono state, perché noi stiamo cercando di costruire il nostro repertorio di base e dunque di creare anche uno stile. La storia del balletto russo è diversa perché oltre la classico prevede anche la danza di carattere e, nel caso di Raymonda, è stato un lavoro molto impegnativo insegnare le danze di carattere in poco tempo, soprattutto anche ai giovani allievi della scuola di ballo che hanno cominciato a lavorare già l’anno scorso.
Quello che vedrete dunque,  lo spettacolo poi sarà ripreso anche nella prossima stagione, sarà esattamente quello che è successo al Teatro Mariinskij nel 1898. Certo esiste una differenza di linguaggio”.

A interpretare il ruolo della principessa Raymonda de Doris che attende il ritorno da una crociata del fidanzato, il cavaliere Jean de Brienne, è la coppia formata  dalla russa Olesia Novikova, prima solista del Balletto del Teatro Mariinskij Kirov, per la prima volta insieme al tedesco Friedemann Vogel primo ballerino del Balletto di Stoccarda. Saranno in scena l’11, il 14, il 25 e il 27 ottobre mentre nelle altre repliche si succederanno diversi interpreti scaligeri.

“Con Vogel stiamo lavorando insieme da un mese e tra noi si è creata una relazione veramente speciale – ha detto la Novikova – spero di poter danzare ancora insieme a lui. Questo è un lavoro molto difficile perché ci sono tante danze, è un progetto complicato e sarebbe difficoltoso per qualsiasi compagnia, ma ogni giorno siamo felici di stare insieme. Non ricordo nella storia contemporanea che sia stato fatto realizzato un progetto così grande”.

Una novità anche per Vogel, ballerino con una preparazione più moderna essendo cresciuto nel Balletto di Stoccarda. “Questo balletto non è nel nostro repertorio e dunque lo interpreto per la prima volta – per me è importante tornare alle radici del balletto classico. Raymonda mi permette di compiere questo viaggio a ritroso e dunque di entrare il meglio possibile nel ruolo di questo personaggio”.

Come hanno spiegato ancora Sergej Konaes e Pavel Gershenzon con questa nuova messinscena di “Raymonda” non solo si è cercato di ricostruire esattamente la coreografia originale, ma anche il contesto originale cioè i costumi e le scenografie. Ma senza dimenticare che “Raymonda” rimane comunque un progetto italiano perché ai Teatri Imperiali russi venne creato per una danzatrice italiana Pierina Legnani la quale importò la scuola italiana a San Pietroburgo.
“In un certo senso – ha detto ancora a questo proposito l’autore della ricostruzione Gershenzon – noi russi oggi restituiamo il debito che noi avevamo con la signora Legnani che ai tempi cambiò la scuola russa”.

Danza classica, di carattere, pantomina, recitazione, danze di corte, tutto questo è “Raymonda”che racconta la storia d’amore tra Raymonda de Doris la quale attende il ritorno dalle crociate del cavaliere Jaen de Brienne. La Dama Bianca, protettrice della stirpe dei de Doris in sogno predice a Raymond il futuro: il suo amore per de Brienne è in pericolo per la violenza del saraceno Abderahman. La profezia del sogno si compie: durante una festa al castello dei de Doris si presenta Abderaham e tanta di rapire Raymonda ma nel momento più critico arriva de Brienne e salva la fidanza. Alla fine si celebrano le nozze e tutti ballano.

Teatro all Scala dall'11 ottobre al 4 novembre