Da Giovedì 14 marzo a domenica 24 marzo, il teatro Il Primo ospiterà “ Non è Francesca, da Rimini”, nuovo spettacolo prodotto dalla Anphoras production di Carmine Gambardella, con Mario Aterrano e Oscarino di Maio, che ne firma anche la regia. Dopo il successo dello scorso anno, con “La Nuit Viviani”, è un altro grande del teatro partenopeo ad essere omaggiato da questi eccellenti interpreti: Antonio Petito. La commedia, che riprende la tradizione del teatro “a soggetto”, di cui Petito era maestro, si divide in due atti, o sarebbe meglio dire parti, in quanto non c’è, appunto, una vera e propria drammaturgia. Nella prima parte si è recuperato il repertorio d’avanspettacolo e del varietà, in modo da accompagnare il pubblico fino al clou dello spettacolo, dove una compagnia di guitti di quartiere cercherà, costretta dalle circostanze, di interpretare la “Francesca Da Rimini” di Silvio Pellico, stravolgendo con la loro comicità, fatta di lazzi e frizzi, la tragedia tanto attesa dagli spettatori.
L’approccio a questo genere di teatro e il “Re dei Pulcinella”, è stato volutamente tradizionale. Come ha detto Oscarino di Maio, nella conferenza tenutasi oggi al caffè letterario “Intra Moenia”, l’idea è stata quella di rapportarsi all’opera, non in maniera critica, non rispolverandola in chiave moderna, ma respirando a pieni polmoni questa polvere sacra, che è parte di questi eccellenti attori.
Allieteranno, quindi, la nostra serata anche Antonio Izzo, Ivano Schiavi, Carmine Gambardella e Patrizia Camillo, quota rosa della compagnia; protagonisti del “dietro le quinte” ,la Sartoria Teatrale F.Di Domenico ,Vittorio Barresi per le scenografie ed Enrico Scudiero alle luci.
“Non manca davvero nulla, speriamo non manchi il pubblico” così augura, ironicamente, l’imbocca al lupo alla propria compagnia Mario Aterrano.
Un ritorno alle origini, dunque, con uno spettacolo semplice che si prefigge un solo obiettivo: strappare una risata, divertire, intrattenere.