Il Teatro Araldo di Torino e le associazioni culturali Barbari Invasori e Thealtro organizzano VA TUTTO BENE…MADAMA LA MARCHESA?, rassegna di eventi dal vivo sulle tematiche dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale. Il progetto nasce dal percorso artistico e umano che i tre enti organizzatori hanno sviluppato nel corso della propria attività, attraverso studi, ricerche, produzioni e performance. Ne è nata una rassegna composita, in cui i diversi linguaggi, si congiungono per definire uno scopo comune, ossia la cessazione di quanto attualmente è configurato come “politiche delle diversità”, al fine di identificare ogni essere umano per quello che è (o vuole essere) e non in contrapposizione ad altri, sotto un indefinibile concetto di “diversità”, tra virgolette appunto.
La rassegna coinvolge venti compagnie, conta 25 spettacoli per un totale di 33 repliche e si snoda lungo tutta la stagione 2012.13 del Teatro Araldo di Torino: a partire da dicembre fino ad inizio giugno, ogni settimana propone spettacoli, performance e lezioni spettacolo raggruppate in sei diverse sezioni su cui le compagnie e gli artisti sono stati invitati a concentrare la loro esplorazione:
sguardi teen: la tematica GLBT nella visione attenta e critica degli adolescenti e delle loro famiglie attraverso un mondo ricco di dubbi, incertezze e paure
sguardi di pensiero: la “caccia alle streghe”, le diverse forme di persecuzione secondo differenti prospettive
sguardi ambiguità: confusione dei generi o di sentimenti?
sguardi di attrazione: la carnalità, la passione, l’amore il sesso
sguardi di fede: omosessualità, religione e spiritualità
sguardi leggeri: la tematica GLBT con particolare riferimento all’ironia, alla leggerezza e alla tragicomicità dell’ “essere normalmente diverso”
Inoltre, la rassegna comprende al suo interno il long running format “Essere un icona”, una serie di lezioni- spettacolo a cadenza quindicinale curate da Walter Revello.
Il “popolo gay si rispecchia in alcuni personaggi che, volenti o nolenti, hanno segnato profondamente la storia del movimento GLBT, ma che siano stati fondamentali anche e soprattutto nello sviluppo della cultura e del pensiero umano, a prescindere dalla propria identità sessuale. Oscar Wilde come Madonna, Raffaella Carrà come Maria Callas, Michelangelo Buonarroti come Virginia Woolf: in ogni serata verrà presentata la vicenda umana, storica e artistica dell’icona di riferimento e si cercherà di capire dove finisce l’essere umano e ha inizio il mito.
La rassegna si apre sabato 1 e domenica 2 dicembre con lo spettacolo “Il marito di mio figlio”, proposto dalla compagnia Thealtro, dal testo di Daniele Falleri: classica commedia degli equivoci con il ritmo del più classico dei vaudeville, che affronta un tabù moderno, ovvero il “matrimonio gay”.